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Giornali gratis in Pdf: sequestrati 19 canali Telegram

PIxabay

Da anni milioni di italiani leggono i giornali gratis in Pdf. Come? Semplice: scaricano il file da uno dei canali o dei gruppi delle app di messaggistica (Telegram o Whatsapp) che ogni giorno rendono disponibili online, in forma digitale, la versione cartacea di tutti i maggiori quotidiani italiani. Non è un’attività lecita, visto che quei prodotti hanno un costo e vanno pagati. Per questo, in seguito a un’inchiesta di Repubblica, la Procura di Bari ha deciso di muoversi, sequestrando ben 19 canali Telegram su cui sarebbero circolate in modo illecito copie di giornali e riviste in Pdf.

Gli investigatori starebbero ancora accertando l’identità delle persone che gestiscono i canali su cui vengono pubblicati i giornali gratis in Pdf. Per loro, le ipotesi di reato sarebbero piuttosto pesanti: si parla di riciclaggio, ricettazione, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, furto e violazione della legge sul diritto d’autore.

Secondo quanto scrive Repubblica, la Finanza ha ricevuto mandato di chiudere i 19 canali sequestrati e, qualora Telegram non collaborasse, di chiedere direttamente ai provider d’impedire l’accesso ai canali o alla stessa piattaforma di messaggistica. Se questo sarà l’esito, nessuno in Italia potrà più accedere all’app di Telegram.

Nei giorni scorsi la Federazione Italiana Editori Giornali aveva chiesto all’Autorità garante delle Comunicazioni di sospendere Telegram, in modo da interrompere la circolazione illecita dei prodotti editoriali. La stessa Fieg stima che la pubblicazione dei giornali gratis in Pdf sulle piattaforme digitali causi un danno patrimoniale di 670mila euro al giorno agli editori italiani. Si tratta di un calcolo evidentemente per eccesso, perché presuppone che senza la possibilità di leggere i giornali gratis in Pdf tutti gli utenti che usufruiscono del servizio illecito andrebbero in edicola ad acquistare copie regolari.

Del resto, il problema della diffusione illecita in Pdf non riguarda solo i quotidiani (nazionali e locali), ma anche riviste settimanali e mensili, libri e fumetti (compreso Topolino).

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