Giochi Preziosi eviterà il fallimento. Grazie ad un recupero di quote di mercato in Europa (crescita media del 30% tra gennaio e giugno) e all’aumento di capitale da 30 milioni di euro, partito lunedì, l’azienda comasca confida di poter realizzare i target del piano 2014-2018.
Sul gruppo pesava un debito di 320 milioni di euro a giugno ma venerdì Enrico Preziosi ha firmato con il fondo Clessidra, Intesa Sanpaolo e Unicredit l’accordo che permetterà di dimezzare il debito prevedendo un nuovo impegno finanziario. Una ricapitalizzazione a cui partecipano tutti i soci: da Enrico Preziosi (42%), finanziato dalle banche a cui ha dato in garanzia degli immobili, al fondo Clessidra con Hamilton Lane e Unicredit (38,8%) fino a Intesa Sanpaolo (14,2%) e Idea capital fund (5%).
Le banche, un pool capitanato da Bnp Paribas di cui fanno parte Barclays, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo, Natixis e Unicredit, hanno confermato la linea revolving per 30 milioni e le linee bilaterali esistenti per circa euro 37 milioni e aperto un prestito ponte da 27,5 milioni di euro in attesa della vendita della controlla francese King Jouet. La Fingiochi di Preziosi, invece, ha rinunciato a un credito da 55 milioni nei confronti degli altri azionisti che sarà convertito in capitale.