Toys R Us, fra i leader mondiali del settore dei giocattoli, ha annunciato ufficialmente di mettersi sotto la protezione del Chapter 11 della legge fallimentare statunitense, equivalente alla nostra amministrazione controllata.
Meno di dieci giorni fa Standard&Poors aveva deciso di abbassare il rating da B- a Ccc+, mettendo in allerta i vertici del colosso della produzione e vendita di giocattoli su possibili ripercussioni negative.
Non è bastata dunque la politica di riduzione dei costi intrapresa dal 2015 ad oggi per recuperare gli oltre cinque miliardi di debiti, non è bastato chiudere lo storico punto vendita di Times Square. Toys R Us chiude i battenti.
Il gruppo del New Jersey si appresta ora a “ristrutturare il debito esistente e a creare una struttura di capitale sana al fine di poter investire nella sua crescita a lungo termine e concretizzare la sua aspirazione di portare giochi ai bambini di tutto il mondo”.