Fra 2012 e 2013 la spesa dei ministeri italiani calerà di 13 miliardi. Lo ha detto al quotidiano “Il Messaggero” Piero Giarda, ministro dei rapporti col Parlamento e responsabile della “spending review”, la revisione della spesa pubblica. Il rapporto sarà presentato al Consiglio dei ministri entro la fine del mese.
La tabella sul conto economico delle amministrazioni centrali contenuta nel Def indica una riduzione della spesa corrente da 352 a 342 miliardi entro quest’anno. Il dato calerà ulteriormente, a 339 miliardi, nel 2013.
Giarda ha sottolineato che “quando si tratterà di passare dai progetti ai fatti occorrerà una vera e propria task force”, aggiungendo comunque di aver avuto “collaborazione piena dai ministri e dalle strutture ministeriali”.
Sullo stesso fronte, il ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, ha detto in un’intervista al “Corriere della Sera” di voler ridurre del 10% i dipendenti civili del Viminale “grazie ad uno scivolo, un pensionamento anticipato, senza traumi”.
A quel punto, “invece di riassumere una quota pari al 30% del personale, come potremmo fare in astratto con la cifra risparmiata – ha proseguito Cancellieri -, ne riassumeremo solo il 10%. Il resto dei soldi verrebbe accantonato. Io sono pronta: se il governo mi dà l’ok, vado dai sindacati”.
