Standard & Poor’s ha tagliato di un livello il giudizio sull’affidabilità creditizia del Giappone, portando il rating da “AA-” ad “A+”.
“Nonostante le promesse iniziali, è improbabile che la strategia del governo riesca a invertire la dinamica dell’economia rispetto al suo deterioramento nei prossimi due o tre anni”, ha scritto l’agenzia in una nota.
La mossa giunge poco dopo la decisione della Banca del Giappone di confermare lo status quo nella politica monetaria, mentre secondo alcuni osservatori si renderà necessario un ulteriore rafforzamento delle misure espansive.
La BoJ, si legge nella nota diffusa dopo il board, continuerà a incrementare la base monetaria al ritmo di circa 80mila miliardi di yen annui (quasi 600 miliardi di euro).
L’economia giapponese ha continuato “a riprendersi moderatamente – prosegue la nota – malgrado export e produzione siano affetti dal rallentamento delle economie emergenti”.
