La Borsa giapponese ha sfiorato i massimi degli ultimi cinque anni dopo che, inaspettatamente, la Banca centrale giapponese (BOJ) ha annunciato un corposo piano di stimoli che potrebbero porre fine a due decenni di stagnazione economica. Il Nikkei 225 Stock Average ha guadagnato il 3,4% risalendo ai livelli dell’agosto 2008. Toyota Motor, il più grande gruppo automobilistico mondiale, è risalito del 3,4% mentre la Canon ha fatto un balzo del 4 per cento. A migliorare l’outlook delle aziende esportatrici il rallentamento della moneta nipponica che ha perso terreno sulle principali valute mondiali. Mizuho Financial Group ha guidato il comparto dei titoli finanziari.
Più in generale, l’indice Asia Pacific ha guadagnato lo 0,8% a 134.72 alle 11 del mattino a Tokyo, pareggiando le perdite di questa settimana. Male le Borse ex Japan. L’MSCI Asia Pacific Excluding Japan ha perso lo 0,9% a 463.84. L’australiano S&P/ASX 200 ha lasciato sul terreno lo 0,5%, il sudcoreano Kospi l’1,2% e l’indice di Singapore Straits Times lo 0,2 per cento. Con il segno negativo anche la Borsa neozelandese (il NZX ha perso lo 0,3 per cento) e Hang Seng di Hong Kong in discesa dell1,5% il giorno di riapertura dopo un periodo di festività. I mercati cinese e di Taiwan erano ancora chiusi per ferie.