Il Governo giapponese si è dimesso questa mattina. La decisione punta a favorire l’ampio rimpasto voluto dal primo ministro Yoshihiko Noda in vista delle elezioni legislative anticipate, previste per fine anno. ”Tutti i ministri si sono dimessi”, ha annunciato il capo di gabinetto Osamu Fujimura. Il premier ufficializzerà a breve la nuova squadra.
In pieno scontro diplomatico con la Cina per la vicenda delle isole contese, Noda ha nominato al ministero dell’Educazione Makiko Tanaka, figlia dell’ex premier Kakuei Tanaka, autore della normalizzazione dei rapporti con Pechino nel 1972.
Il deputato Koriki Jojima sarà invece il nuovo ministro delle Finanze del Paese. Ad appena una settimana al vertice annuale dell’Fmi e della Banca Mondiale a Tokyo, la nomina di Jojima, poco conosciuto al grande pubblico, sorprende gli stessi osservatori giapponesi che, nei giorni scorsi, avevano ipotizzato altri nomi dal possibile ventaglio di economisti del centrosinistra.
Jojima, 65 anni, è stato ricompensato per il ruolo cruciale svolto nel trovare un compromesso con l’opposizione conservatrice. L’intesa ha permesso l’approvazione di una legge sull’aumento dell’Iva dal 4% all’8% in cambio proprio delle elezioni anticipate.
Il vice premier, Katsuya Okada, è confermato al suo posto, con l’incarico, fra l’altro, di formulare una riforma fiscale. Conservano la poltrona anche il ministro degli Esteri, Koichiro Gemba, della Difesa, Satoshi Morimoto, e del Commercio, Yukio Edano.
Ecco gli altri nomi della nuova squadra di Noda: al ministero dell’Ambiente e dei Disastri nucleari Hiroyuki Nagahama, agli Interni e Comunicazione Shinji Tarutoko, alla Giustizia Keishu Tanaka, alla Salute e Welfare Wakio Mitsui, all’Agricoltura e Pesca Akira Gunji, ai Trasporti e infrastrutture Yuichiro Hata.
Ancora in rosso la Borsa di Tokyo: l’indice Nikkei ha chiuso in calo dello 0,8% a 8.796,51 mentre il Topix ha perso lo 0,7% a 732,35.