Cresce la pressione politica in Giappone perché la Banca centrale (Boj) allenti ulteriormente la sua politica monetaria, nonostante la recente decisione presa dal board di lasciare inalterata la politica di tassi a “quasi-zero”.
I nove membri del policy board della Banca centrale hanno infatti deciso all’unanimità di mantenere il tasso d’interesse interbancario a breve termine in un intervallo tra lo zero e lo 0,1% all’anno lo scorso martedì. Il neo-ministro dell’Economia e della politica fiscale Motohisa Furukawa starebbe facendo pressioni per l’allentamento di un’altra tacca in risposta alla crisi economica che stanno attraversando Stati Uniti ed Europa e al preoccupante aumento del valore dello yen.
Pressioni arriverebbero anche dalla presidenza del Partito democratico ora al potere che ha auspicato una convergenza di posizioni tra Boje Governo. L’attuale primo ministro, Yoshihiko Noda, ha ribadito, per il momento, che rispetterà l’indipendenza della Banca centrale, una posizione appoggiata dal suo ministro delle Finanze Jun Azumi. Gli economisti ritengono che la BOJ voglia tenere in mano la possibilità di un futuro allentamento nel caso in cui il sistema finanziario soffra di nuove tensioni.
http://www.asahi.com/english/TKY201109080456.html
