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Giambattita Tiepolo alle Gallerie d’Italia (Milano)

Giambattita Tiepolo alle Gallerie d’Italia (Milano)

Le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, presentano dal 30 ottobre 2020 al 21 marzo 2021 la mostra Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa, a cura di Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti, con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli.

In occasione dei duecentocinquanta anni dalla morte di Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 – Madrid 1770), viene realizzata la prima mostra a Milano a lui dedicata.

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in partnership con le Gallerie dell’Accademia di Venezia, l’esposizione presenta circa settanta opere tra quelle del Tiepolo e di importanti artisti suoi contemporanei (tra cui i veneti Antonio Pellegrini, Giovanni Battista Piazzetta, Sebastiano Ricci e il lombardo Paolo Pagani), ripercorre la vicenda artistica del maestro veneziano, le sue committenze principali nelle città che lo hanno visto protagonista: Venezia, Milano, Dresda e Madrid.

LA MOSTRA:

Nel serrato percorso pensato dai curatori, utile a seguire l’affermazione internazionale del Tiepolo, dagli anni della sua formazione a Venezia fino alla consacrazione presso le grandi corti europee, si incontrano capolavori straordinari, dalle giovanili mitologie delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, al Martirio di San Bartolomeo realizzato nel 1722 per la chiesa di San Stae a Venezia –  vero e proprio museo della pittura veneziana del primo Settecento – esposto accanto al coevo San Jacopo condotto al martirio del Piazzetta, realizzato per lo stesso cantiere.

grandi cicli di tele per i palazzi veneziani fatti decorare dalle ambiziose famiglie di nuova nobilitazione, iSandi, gli Zenobio, suggellano gli anni della prima maturità di Tiepolo, capace di orchestrare composizioni a molte figure e di rielaborare le storie antiche con capriccio e fantasia. 

Milano, in occasioni distinte (1730-1731, 1737 e 1740) è la prima tappa della sua affermazione internazionale: la mostra permette di ammirare una serie di opere restaurate per l’occasione, normalmente poco o per nulla accessibili al pubblico, quali gli affreschi della basilica di Sant’Ambrogio e quello eseguito per Palazzo Gallarati Scotti. I due affreschi staccati eseguiti per Sant’Ambrogio raccontano eventi sacri con i toni epici del grande pittore di storia, mentre l’allegoria di Palazzo Gallarati Scotti esibisce un’invenzione aerea che Tiepolo riproporrà con varianti in molte opere successive.

Sarà possibile seguire le fasi preparatorie dell’affresco per la Galleria al piano nobile di Palazzo Clericiattraverso alcuni disegni e un meraviglioso bozzetto proveniente dal Kimbell Art Museum di Fort Worth (Stati Uniti).

Le produzioni tedesche sono esemplificate dal bozzetto per una sala della Residenza di Würzburgproveniente da Stoccarda, e dalla libera reinvenzione di un soggetto pensato, in accordo con l’amico Francesco Algarotti, per l’elettore di Sassonia e re di Polonia Augusto III: il Banchetto di Antonio e Cleopatra, qui documentato nella variante della National Gallery di Londra.

Gli anni della Germania e della Spagna sono gli anni della stretta collaborazione tra Tiepolo e i figli, particolarmente con Giandomenico: la mostra si chiude emblematicamente su un confronto tra padre e figlio, con il San Francesco d’Assisi riceve le stimmate di Tiepolo senior del Museo del Prado da una parte e Abramo e i tre angeli delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, di Giandomenico dall’altra. 

In mostra sarà possibile ammirare un nucleo di opere restaurate per l’occasione: Apollo scortica MarsiaErcole soffoca AnteoUlisse scopre Achille tra le figlie di LicomedeIl trionfo della nobiltà e della virtùIl martirio di san VittoreIl naufragio di san Satiro di Giambattista Tiepolo; Spartaco guida gli schiavi alla rivolta di Antonio Pellegrini; Bacco e Arianna Apollo e Pan alla presenza di Re Mida di Sebastiano Ricci.

LE SEZIONI:

1.       La prima sezione, Le città di Tiepolo: Venezia, Milano e Madrid, riassume emblematicamente i luoghi della vita e della fortuna di Tiepolo, dando uno sguardo a volo di uccello sul Settecento, epoca della fortuna internazionale degli artisti italiani. Venezia, nella prima metà del Settecento, è forse la città più corteggiata in Europa per i suoi artisti, a partire dall’ambito dei vedutisti: e qui vediamo Canaletto e Bellotto in dialogo con Antonio Joli, artista di cultura romana legato alla tradizione di Gaspar van Wittel.

2.       Si prosegue poi attraverso Accademie del nudo a Venezia. L’esercizio sul nudo è un elemento fondamentale nella formazione degli artisti in tutta Europa, specie a partire dalla formalizzazione in Accademia, nel corso del Seicento, di questa pratica disegnativa. Venezia diventa un centro di elaborazione speciale di questo esercizio, animato dalla presenza di molti artisti stranieri con i quali Tiepolo si confrontava, disegnando e dipingendo le sue prime opere autonome.

3.       La terza sezione, strettamente legata alla precedente, Gli esordi di Tiepolo tra Pagani, Pellegrini e Piazzetta segue su diversi piani di lettura gli sguardi del giovane Tiepolo ai suoi contemporanei.

4.       Il percorso arriva poi a La prima affermazione a Venezia. Storia e mitologia sulle ali della fantasia.Vengono qui accolti, in modo emblematico, gli elementi principali di due cicli eseguiti a Venezia per le famiglie dei Sandi e degli Zenobio. Tiepolo comincia ad elaborare, con la sua fantasia, temi mitologici e storici con una straordinaria capacità di orchestrazione e di libera interpretazione che costituirà la ragione del suo successo in Europa, come grande narratore al servizio della celebrazione dei committenti.

5.       La mostra prosegue nella quinta sezione Venezia e Milano, un antefatto: Sebastiano Ricci. Milano ha un rapporto speciale con Venezia e costituisce la prima tappa per l’affermazione internazionale di molti artisti veneziani: lo sarà per Tiepolo e Bellotto, lo è stato qualche tempo prima per Sebastiano Ricci.

6.       Il tema centrale della sesta sezione, Tiepolo a Milano: la prima tappa dell’affermazione internazionale, ruota attorno alla complessa rete di relazioni che permettono a Tiepolo di trovare fortuna a Milano in due momenti importanti della sua carriera. Le scelte dell’artista in molti dei cantieri ad affresco della città permettono di tracciare, nella successione di disegni e bozzetti, il suo modus operandi e la sua capacità di mettere in opera soluzioni sempre più ariose e spettacolari. Fra queste spicca quanto realizza in Palazzo Clerici, quasi un antefatto di quanto il pittore compirà qualche anno dopo a Würzburg e a Madrid.

7.       Tra il 1751 e il 1753 Tiepolo si sposta in Germania, a Würzburg, insieme ai figli. La sezione Tiepolo e la Germania si focalizza su come Giandomenico, ormai compagno di strada dell’affermato maestro, cominci ad affiancare il padre. In questo contesto si segue tra l’altro, attraverso un bozzetto preparatorio per l’affresco, la fortuna di Tiepolo a Wurzburg, e grazie a una variante sul tema del Banchetto di Antonio e Cleopatra caro alla corte di Dresda, l’accoglienza trionfale di Tiepolo in quella città, allora uno dei centri artistici più aggiornati in Europa, orchestrata da Francesco Algarotti.

8.       L’ultima tappa della vita di Giambattista, raccontata in Tiepolo e i figli in Spagnaè segnata dalla collaborazione sempre più stretta con i figli, che lo seguiranno a Madrid, per rimanervi dopo la sua morte. Il confronto con il talento di Giandomenico determina scelte stilistiche nuove, improntate a un’inconsueta tenerezza espressiva, a un sentore di malinconica introspezione, che ha riflessi nelle stesure più morbide, nel disegno più diligente e meno risentito. Questo momento finale della storia di Tiepolo è particolarmente suggestivo ed è tratteggiato con poche opere, dove padre e figli sono messi emblematicamente a confronto sul tema delle Teste di carattere, genere molto apprezzato dal pubblico internazionale.

Un sofisticato sistema di proiezioni ha trasformato la grande volta del Salone all’inizio del percorso espositivo in una straordinaria esperienza immersiva che consentirà al pubblico un viaggio visivo attraverso le volte del Palazzo di Wurzburg e del Palazzo Reale di Madrid, il più vasto d’ Europa, dove Tiepolo ha raggiunto – sulle ali della fantasia e con una stupefacente capacità di confrontarsi con la realtà – i vertici della sua arte.

Mentre alla fine del percorso vengono proiettate, per invitare il pubblico a scoprire Tiepolo fuori della mostra, le opere da lui realizzate nel resto della Lombardia, tra cui risplende il magnifico ciclo decorativo della Cappella Colleoni di Bergamo.

Il catalogo della mostra è edito da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira e contiene saggi dei curatori Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti e testi di Elena Lissoni, Fabrizio Magani, Andrés Ubeda.

NOTE BIOGRAFICHE:

Giambattista Tiepolo muove i suoi primi passi nella Repubblica della Serenissima a partire dal 1715, beneficiando di un particolare clima storico-politico che mette Venezia al sicuro per quasi un secolo dalle turbolenze europee di quegli anni, garantendo allo stesso tempo la proliferazione delle arti e della letteratura.

Contemporaneo di Canaletto, Tiepolo seppe conquistare il favore del clero e dell’aristocrazia veneziani decorando chiese e palazzi con la sua pittura, su tela e a fresco, allegorica, mitologica e sacra, ricca di teatralità e magnificenza.

La grandezza di Tiepolo, che lo renderà uno degli artisti più acclamati e ricercati della sua epoca, in un certo senso anticipatore dell’Illuminismo, si deve in primis alla sua capacità di osservazione della natura, che divenne la sua principale fonte di ispirazione, alla sua inesauribile vena narrativa e alla maestria tecnica nell’uso di colori, luci e prospettiva.

Il suo successo lo portò a Milano, sotto il dominio asburgico, dove rivitalizzò la scena artistica insieme a Sebastiano Ricci. Tiepolo elabora una libertà espressiva e una capacità straordinaria di dirigere composizioni magniloquenti, animate da centinaia di figure in cicli di affreschi nei palazzi Archinto, Casati, Clerici e Gallarati Scotti e a Sant’Ambrogio. Proiettato ai vertici dello scenario artistico internazionale diverrà un artista ricercato in tutte le corti d’Europa. 

Gli intensi rapporti con la Germania, sin dagli anni Trenta del Settecento, e in particolare con la corte diDresda, dove l’amico filosofo, letterato e conoscitore Francesco Algarotti, suo strenuo sostenitore e ammiratore, svolgeva il ruolo del consigliere del principe, l’elettore di Sassonia e re di Polonia Augusto III.

Questa fortuna del pittore in Germania lo condurrà a stabilirsi tra il 1751 e il 1753 a Würzburg, capitale della Franconia, dove realizza la decorazione della Residenza del principe vescovo Carl Philipp von Greiffenclau. 

A partire dagli anni Sessanta del Settecento e fino alla sua morte nel 1770 si trasferirà in Spagna, sotto l’ala del sovrano Carlo III Borbone. A Madrid decora gli enormi spazi di Palazzo Reale e, successivamente, resterà alla corte borbonica in qualità di pittore di pale d’altare.

La sua fortuna postuma seguì un lento declino fintanto che non venne rivalutato, di nuovo, da Francesco Hayez, quasi un secolo dopo: spetta a lui infatti il merito della riscoperta di Tiepolo, in leggero anticipo rispetto al collezionista Edward Cheney che negli anni Quaranta dell’Ottocento soggiornò a Venezia riuscendo ad acquistare un gran numero di magnifici bozzetti ad olio e diversi libri di disegni.

Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa

Milano, Gallerie d’Italia – Piazza Scala
30 ottobre 2020 – 21 marzo 2021   

Elenco opere

Antonio Canal, detto Canaletto
(Venezia, 1697-1768)
L’ingresso al Canal Grande con la Basilica della Salute, 1731-1732 ca
Olio su tela, 53 × 70,5 cm
FAI – Fondo Ambiente Italiano, collezione Alighiero De Micheli

Bernardo Bellotto
(Venezia, 1722 – Varsavia, 1780)
Il Palazzo dei Giureconsulti e il Broletto di Milano, 1744 ca
Olio su tela, 71 × 56 cm
Milano, Raccolte d’Arte Antica, Pinacoteca del Castello Sforzesco

Antonio Joli
(Modena, 1700 – Napoli, 1777)
Veduta del Palazzo Reale di Madrid dalla riva del Manzanares, 1752-1754 ca
Olio su tela, 82 × 170 cm
Napoli, Palazzo Reale

Paolo Pagani
(Castello Valsolda, Como 1655 – Milano, 1716)
Nudo maschile seduto, ante 1690
Matita rossa su carta bianca, 550 × 390 mm
Olomouc, Vědecká knihovna v Olomouci / Olomouc Research Library

Paolo Pagani
(Castello Valsolda, Como 1655 – Milano, 1716)
Nudo maschile sdraiato (recto), ante 1690
Matita rossa su carta bianca, 295 × 440 mm
Olomouc, Vědecká knihovna v Olomouci / Olomouc Research Library

Paolo Pagani

(Castello Valsolda, Como 1655 – Milano, 1716)

Nudo femminile seduto su una roccia, ante 1690

Matita rossa su carta bianca, 541 × 398 mm

Olomouc, Vědecká knihovna v Olomouci / Olomouc Research Library

Antonio Bonacina
(Venezia, 1658 ca – 1709)
Accademia di nudo maschile, nono decennio circa del Seicento 
Matita rossa su carta beige; incorniciato a tempera azzurra e gesso nero, 571 × 430 mm
Verona, Gabinetto Disegni e Stampe dei Musei Civici

Louis Dorigny
(Parigi, 1654 – Verona, 1742)
Accademia di nudo maschile, nono-decimo decennio circa del Seicento
Matita rossa su carta beige; incorniciato a tempera azzurra e gessetto nero, 571 × 433 mm
Verona, Gabinetto Disegni e Stampe dei Musei Civici

Antonio Balestra
(Verona, 1666-1740)
Accademia di nudo maschile, secondo-terzo decennio del Settecento (?)
Carboncino su carta bianca, 430 × 286 mm
Verona, Gabinetto Disegni e Stampe dei Musei Civici

Giambattista Pittoni
(Venezia, 1687-1767)
Nudo virile seduto di profilo, 1720 ca
Matita rossa e gesso bianco su carta imbrunita, 572 × 422 mm
Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe

Federico Bencovich
(Almissa, Dalmazia, 1667 – Gorizia, 1753)
Giovane nudo semisdraiato, 1710-1715 ca
Carboncino, matita nera e gesso bianco su carta filigranata, 278 × 410 mm
Firenze, Biblioteca Marucelliana

Giambattista Piazzetta
(Venezia, 1682-1754)
Nudo virile seduto, 1715-1720 ca
Carboncino e gesso bianco su carta bianca imbrunita, 557 × 420 mm
Venezia, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell’Accademia

Giambattista Piazzetta
(Venezia, 1682-1754)
Nudo virile in piedi con bandiera, 1720-1735 ca
Matita nera, carboncino e tracce di gesso bianco su carta bianca imbrunita, 536 × 400 mm
Venezia, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell’Accademia

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Nudo virile in piedi, 1722 ca
Carboncino, matita nera e gesso bianco su carta cerulea sbiadita, 565 × 425 mm
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Accademia di nudo virile, 1724 ca
Carboncino, in parte sfumato, e gesso bianco su carta cerulea imbrunita e filigranata, 458 × 325 mm
Verona, Gabinetto Disegni e Stampe dei Musei Civici

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Ratto di Europa, 1720-1722 ca
Olio su tela, 100 × 135 cm
Venezia, Gallerie dell’Accademia

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Contesa tra Apollo e Marsia, 1720-1722 ca
Olio su tela, 100 × 135 cm
Venezia, Gallerie dell’Accademia

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
San Domenico in gloria, 1723
Olio su tela, 78 × 77 cm
Venezia, Gallerie dell’Accademia

Paolo Pagani
(Castello Valsolda, Como 1655 – Milano, 1716)
Rapimento di Elena, 1695-1696
Olio su tela, 225 × 135 cm
Collezione Etro

Paolo Pagani
(Castello Valsolda, Como 1655 – Milano, 1716)
Enea e Anchise fuggono da Troia in fiamme, 1695-1696
Olio su tela, 225 × 135 cm
Collezione Etro

Antonio Pellegrini
(Venezia, 1675-1741)
Spartaco guida gli schiavi alla rivolta (?), 1701-1702
Olio su tela, 139 × 98 cm
Padova, Museo d’Arte Medioevale e Moderna

Giambattista Piazzetta
(Venezia, 1682-1754)
San Jacopo condotto al martirio, 1722
Olio su tela, 167 × 139 cm
Venezia, chiesa di San Stae

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Martirio di san Bartolomeo, 1722
Olio su tela, 167 × 139 cm
Venezia, chiesa di San Stae

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Rea Silvia ammonita da Amulio davanti al tempio di Vesta (?), 1722-1725 ca
Olio su tela, 96 × 136 cm
Milano, Fondazione Brunelli

Giambattista Tiepolo (?)
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Rea Silvia ammonita da Amulio davanti al tempio di Vesta (?), 1722-1725 ca
Matita nera e rialzi a gesso bianco su carta bianca imbrunita, 382 × 584 mm
Milano, Fondazione Brunelli

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Eliodoro e il sacerdote Onia, 1726-1728 ca
Olio su tela, 195 × 231 cm
Verona, Museo di Castelvecchio

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Trionfo di Aureliano, 1720 ca
Olio su tela, 260 × 402 cm
Torino, Musei Reali, Galleria Sabauda

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Cacciatore con cervo, 1733-1735
Olio su tela, 262 × 146 cm
Milano, collezione Fondazione Cariplo

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Cacciatore a cavallo, 1733-1735
Olio su tela, 262 × 148 cm
Milano, collezione Fondazione Cariplo

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Ulisse scopre Achille tra le figlie di Licomede, 1724-1725
Olio su tela, 245 × 520 cm
Roma, Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotel

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Apollo scortica Marsia, 1724-1725
Olio su tela, 250 × 98 cm
Roma, Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotel

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Ercole soffoca Anteo, 1724-1725
Olio su tela, 252 × 108 cm
Roma, Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotel

Sebastiano Ricci
(Belluno, 1659 – Venezia, 1734)
Gloria di san Sebastiano, 1694-1695
Olio su tela, 78,5 × 63,5 cm
Milano, Raccolte d’Arte Antica, Pinacoteca del Castello Sforzesco

Sebastiano Ricci
(Belluno, 1659 – Venezia, 1734)
Santo in gloria, 1694-1695
Olio su tela, 78,8 × 63,5 cm
Castenaso (Bologna), collezione Molinari Pradelli

Sebastiano Ricci
(Belluno, 1659 – Venezia, 1734)
Bacco e Arianna, 1724-1726
Olio su tela, 112 × 86 cm
Milano, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Citta di Milano, in deposito a Palazzo Cusani

Sebastiano Ricci
(Belluno, 1659 – Venezia, 1734)
Apollo e Pan alla presenza di re Mida, 1724-1726
Olio su tela, 112 × 87 cm
Milano, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Citta di Milano, in deposito a Palazzo Cusani

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Studio per quattro figure femminili, 1730-1731
Penna, inchiostro bruno parzialmente diluito e tracce di matita e gesso nero su carta bianca, 288 × 340 mm
Trieste, Civico Museo Sartorio

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Trionfo delle Arti e delle Scienze, 1730-1731
Olio su tela, 55,5 × 72 cm
Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga

Attilio Centelli, Gerardo Molfese
I soffitti di Tiepolo già in Palazzo Archinto
da Gli affreschi di G.B. Tiepolo raccolti da Gerardo Molfese con uno studio di Attilio Centelli, Torino 1897
Album di tavole fototipiche su carta, 600 × 450 mm (misure singola tavola)
Milano, Azienda di Servizi alla Persona Golgi-Redaelli

Fotografo anonimo
Trionfo delle Arti e delle Scienze
(particolari di uno dei soffitti già in Palazzo Archinto), 1940
Stampe ai sali d’argento su carta, 112 × 172 mm ciascuna
Milano, Azienda di Servizi alla Persona Golgi-Redaelli

Fotografo anonimo
Perseo e Andromeda
(particolari di uno dei soffitti già in Palazzo Archinto), 1940
Stampa ai sali d’argento su carta, 112 × 172 mm
Milano, Azienda di Servizi alla Persona Golgi-Redaelli

Gianni Mari
(attivo a Milano tra 1926 e 1971)
Giunone, Venere e la Fortuna
(particolare di uno dei soffitti già in Palazzo Archinto), 1940 ca
Stampa ai sali d’argento su carta, 234 × 280 mm
Milano, Azienda di Servizi alla Persona Golgi-Redaelli

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Il martirio di san Vittore, 1737
Affresco strappato e riportato su tela, 360 × 290 cm
Milano, Basilica di Sant’Ambrogio, seconda cappella di destra

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Il naufragio di san Satiro, 1737
Affresco strappato e riportato su tela, 360 × 290 cm
Milano, Basilica di Sant’Ambrogio, seconda cappella di destra

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Apollo tra gli dèi dell’Olimpo e altre
divinità, 1739 ca
Olio su tela, 99,1 × 63,5 cm
Fort Worth, Kimbell Art Museum

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Disegni dell’Album Horne, 1740-1750 ca
Dimensioni dell’album: aperto 47,5 × 75 cm, chiuso 47,5 × 34,5 cm ca
48 disegni a penna e inchiostro bruno parzialmente diluito su tracce di matita nera o rossa di dimensioni comprese tra 168 × 237 mm e 445 × 598 mm
Firenze, Museo Horne

Artista attivo a Venezia
Ritratto di giovane uomo
(Giovan Battista Gallarati Scotti ?), 1745-1750 (?)
Pastello su carta, 690 × 535 mm
Collezione privata

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Trionfo della Nobiltà e della Virtù, 1740 ca
Affresco strappato e riportato su tela incollata su supporto sintetico, 283 × 283 cm
Collezione privata

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Trionfo della Nobiltà e della Virtù, 1743
Olio su tela, 64,2 × 35,6 cm
Londra, Dulwich Picture Gallery

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Allegoria della Virtù e della Nobiltà, 1740-1750
Olio su tela, 53 × 35,4 cm
Milano, Museo Poldi Pezzoli

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Banchetto di Antonio e Cleopatra, 1746 ca
Olio su tela, 46,3 × 66,7 cm
Londra, The National Gallery. Donato da Rachel F. e Jean I. Alexander, in collezione dal 1972

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Apollo conduce Beatrice di Borgogna al Genio dell’Impero, 1751
Olio su tela, 65, 3 × 106,5 cm
Stoccarda, Staatsgalerie Stuttgart. Acquisito con la collezione Barbini-Breganze nel 1852

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Trionfo di Venere, 1758
Olio su tela, 87 × 61,50 cm
Madrid, Museo Nacional del Prado

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
San Francesco d’Assisi riceve le stimmate, 1767-1769
Olio su tela, 278 × 153 cm
Madrid, Museo Nacional del Prado

Giandomenico Tiepolo
(Venezia, 1727-1804)
Abramo e i tre angeli, 1773 ca
Olio su tela, 200 × 281 cm
Venezia, Gallerie dell’Accademia

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Testa di un paggio, 1735-1740 ca
Penna e inchiostro bruno parzialmente diluito su traccia di matita, 242 × 194 mm
Trieste, Civico Museo Sartorio

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Testa di uomo barbuto, 1735-1740 ca
Penna e inchiostro bruno parzialmente diluito su traccia di matita, 251 × 197 mm
Trieste, Civico Museo Sartorio

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Testa di orientale, 1745 ca
Penna e inchiostro bruno parzialmente diluito su traccia di matita, 250 × 194 mm
Trieste, Civico Museo Sartorio

Giambattista Tiepolo
(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)
Testa d’uomo, 1745 ca
Penna e inchiostro bruno parzialmente diluito su traccia di matita, 248 × 195 mm
Trieste, Civico Museo Sartorio

Giandomenico Tiepolo
(Venezia, 1727-1804)
Testa di vecchio studioso, 1757 ca
Olio su tela, 61,75 × 50,48 cm
Minneapolis, The Minneapolis Institute of Art, The William Hood Dunwoody Fund

Giandomenico Tiepolo
(Venezia, 1727-1804)
Testa di vecchio con la spada, 1760-1768
Olio su tela, 59,3 × 49,5 cm
Lisbona, Casa-Museu Medeiros e Almeida

Giandomenico Tiepolo
(Venezia, 1727-1804)
Ritratto di giovane donna con turbante all’orientale, 1768 ca
Olio su tela, 60 × 48,50 cm
Madrid, Museo Lázaro Galdiano

Lorenzo Tiepolo
(Venezia, 1736 – Madrid, 1776)
Tipi madrileni, 1773 ca
Pastello su carta, 56 × 47 cm
Collezione privata. Per la cortese disponibilità di Galería Caylus, Madrid

Lorenzo Tiepolo
(Venezia, 1736 – Madrid, 1776)
Tipi madrileni, 1773 ca
Pastello su carta, 56 × 47 cm
Collezione privata. Per la cortese disponibilità di Galería Caylus, Madrid

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