Un camion ha investito ieri un gruppo di soldati davanti a una fermata dell’autobus a Gerusalemme, provocando almeno quattro morti e 15 feriti. Il responsabile sarebbe stato ucciso. Lo riferisce la radio militare israeliana. La polizia, citando fonti del pronto soccorso, ha precisato che le vittime sono tre donne e un uomo, tutti sui 20 anni.
L’assalitore ha colpito i soldati che erano appena scesi da un autobus. Dopo averli investiti, l’uomo ha ingranato la marcia indietro ed è ripassato su di loro. A quel punto i soldati rimasti illesi hanno fatto fuoco su di lui uccidendolo. Lo ha raccontato alla radio militare l’autista del mezzo dal quale erano scesi i soldati.
“Secondo tutti gli elementi raccolti finora l’autore dell’attentato di Gerusalemme è un sostenitore dello Stato Islamico”, ha aggiunto il premier Benyamin Netanyahu al termine di un sopralluogo al posto dell’attacco. “Sappiamo che c’è un filo comune di attentati e certamente può esserci un legame con la Francia e Berlino e adesso Gerusalemme. Noi combattiamo contro questo male e avremo il sopravvento”.
“Quando il mondo capirà che il problema è l’odio palestinese?”. Così via Twitter il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Emmanuel Nahshon ha commentato quello che lui ritiene essere un “nuovo attacco palestinese”.
Hamas da Gaza ha espresso il suo plauso per l’attacco. Il portavoce del movimento islamico Hazzem Qassem, ripreso dai media israeliani, ha scritto sulla sua pagine Facebook che “le continue operazioni in Cisgiordania e a Gerusalemme est provano che l’Intifada di Gerusalemme non è un evento isolato, ma piuttosto una decisione del popolo palestinese di ribellarsi finché non otterrà la sua libertà e liberazione dall’occupazione israeliana”.
“Secondo tutti gli elementi raccolti finora l’autore dell’attentato di Gerusalemme è un sostenitore dello Stato Islamico”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu al termine di un sopralluogo al posto dell’attacco. “Sappiamo che c’è un filo comune di attentati e certamente può esserci un legame con la Francia e Berlino e adesso Gerusalemme. Noi combattiamo contro questo male e avremo il sopravvento”.