Le elezioni tedesche si chiudono con la vittoria dei socialdemocratici, che scalzano dal primo posto la coalizione conservatrice dei cristianodemocratici. Secondo un conteggio ufficiale provvisorio annunciato stamattina dalla Commissione elettorale federale, la Spd si aggiudica il 25,7% dei voti, mentre l’alleanza Cdu-Csu si ferma al 24,1%, il peggior risultato di sempre. I Verdi si confermano terza forza politica della Germania con il 14,8%, seguiti dal partito liberale Fdp con l’11,5%.
A questo punto, è chiaro che l’incarico di formare un governo sarà affidato a Olaf Scholz, leader dei socialdemocratici. Il compito del cancelliere in pectorie, tuttavia, non sarà semplice, perché – numeri alla mano – per avere la maggioranza alla Spd non basta allearsi con i Verdi: servirà anche l’appoggio dei Liberali. Un particolare decisivo per il futuro della politica europea, perché la presenza di Fdp al governo sposterà verso destra il baricentro dell’esecutivo, facendo probabilmente naufragare il progetto di modifica delle regole di bilancio auspicato dai Paesi mediterranei.
Ma prima di pensare a Bruxelles rimane da risolvere il rebus di Berlino, dove i tempi per la formazione del governo si annunciano davvero lunghi, al punto che – secondo le ultime previsioni – le trattative non si concluderanno prima di Natale.
“Non c’è ancora una maggioranza chiara, ma la Spd ha di sicuro vinto le elezioni – ha detto Scholz – a Cdu e la Csu non hanno solo perso molti voti, ma effettivamente hanno anche ricevuto un messaggio dagli elettori, ossia che non dovranno essere al governo ma andare all’opposizione. Il nostro compito adesso è fare quello che desiderano i cittadini. Non dare la priorità alle nostre esigenze ma formare un buon governo che possa dare un giusto orientamento e che ci porti verso il futuro. La Germania deve svolgere un ruolo sovrano all’interno dell’Europa I voti che ci hanno elargito i nostri cittadini esprimono la loro fiducia nei nostri confronti ma ci si chiede pragmatismo e naturalmente dobbiamo lavorare con calma ed estrema trasparenza”.