Via libera alla ratifica del fondo salva-stati (Mes) dalla Corte Costituzionale della Germania. I giudici di Karlsruhe hanno infatti respinto il ricorso di sette deputati liberali contro una legge che permette il riordino del Mes. Non ci sono dunque più ostacoli e il presidente della Repubblica a questo punto potrà firmare la legge. Una notizia accolta con gioia da quasi tutta l’Unione Europea. Quasi, perché l’eccezione è l’Italia che a questo punto rimane l’unico Paese dell’Eurozona a non aver ancora ratificato la riforma.
La decisione della Corte Costituzionale tedesca
Sei deputati liberali tedeschi avevano presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro l’approvazione dell’Accordo del 27 gennaio 2021 che modifica il Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità, il Fondo Salva-Stati. Secondo loro, infatti, la norma è lesiva dell’autodeterminazione democratica e trasferisce poteri eccessivi sul fondo nato durante la grande crisi finanziaria. Secondo i giudici di Karlsruhe, però, i ricorrenti non avrebbero spiegato in modo esaustivo dove sarebbero lesi i loro diritti. La Corte ha spiegato che “la censura costituzionale è inammissibile, in quanto i ricorrenti non hanno sufficientemente dimostrato e sostanziato la possibilità che tali atti violino il loro diritto all’autodeterminazione democratica. Non sono riusciti a dimostrare che uno degli accordi di modifica potrebbe portare a un trasferimento di poteri sovrani al Mes o all’Unione europea o che un cambiamento (de facto) del quadro dell’agenda di integrazione dell’Ue potrebbe violare il loro diritti”. Per questo motivo il ricorso è stato respinto.
La decisione della Corte Costituzionale apre la strada alla ratifica da parte della Germania della riforma del trattato del Mes e, secondo le previsioni, a breve il Presidente della Repubblica firmerà la legge.
L’Italia è l’unica a non aver ancora ratificato la riforma
Con il sì tedesco, l’Italia rimane a tutti gli effetti l’unico Stato dell’Eurozona a non aver ancora ratificato il nuovo trattato. I due Governi Conte avevano sempre espresso la loro contrarietà al fondo Salva-Stati, ritenendolo uno strumento vessatorio. Il precedente Governo Mario Draghi si era invece impegnato a ratificare il nuovo trattato.
Di recente, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che è favorevole al Mes, ha ribadito l’impegno dell’Italia, affermando però di voler attendere il verdetto tedesco prima di procedere. In teoria, dunque, adesso anche l’Italia dovrebbe accordarsi, ma nella precedente legislatura FdI e Lega si erano espressi contro la riforma. La sottosegretaria all’Economia di Fratelli d’Italia, Lucia Albano, ha infatti affermato che che “le condizioni del fondo sono eccessivamente stringenti”.