Da settembre in tutti i siti internet che operano nello stato del Schleswig-Holstein dovrà sparire il bottone “Mi piace”, pena una multa fino a 50mila dollari. Lo ha stabilito l’Autorità garante della privacy che considera l’utilizzo del pugin contrario alla normativa vigente (la Legge Telemedia) in vigore in Germania e nell’Unione Europea. In primo luogo perchè ogni volta che si clicca sul pulsante “mi piace” il dato viene registrato e rimane nei database per due anni. Conseguenza non nota alla maggior parte di persone che premono su quel tasto. In secondo luogo perchè le informazioni sono trasferite negli Stati Uniti e vengono così escluse dalla giurisdizione locale.
Thilo Weichert, garante della privacy, ha fatto notare che è lesa anche la normativa europea, non solo quella tedesca, e che quindi bisogna prendere provvedimenti a un livello più ampio. Da parte sua Facebook ha ribadito di agire nel quadro normativo europeo e ha dichiarato che i dati rimangono in giacenza 90 giorni e poi vengono eliminati definitivamente dai loro server.
Non è la prima volta che la Germania alza la voce in nome della tutela della privacy. L’anno scorso Berlino aveva bandito le riprese di Google Street view scatendo non poche polemiche.
Il timore è che il prossimo passo sia quello di far cancellare le fan page di aziende e istituzioni da Facebook. Ma il passaggio sui social network è la nuova frontiera della comunicazione digitale quindi i giuristi avranno sicuramente più filo da torcere per far passare in futuro una normativa simile.
Fonte: Financial Times Deutschland