Nuovo voto chiave in Germania. Dopo la cocente sconfitta in Turingia e in Sassonia e in Sassonia, che hanno sancito il trionfo dell’estrema destra dell’Afd, l’Spd del primo ministro Olaf Scholz cerca il riscatto in Brandeburgo, terzo e ultimo territorio della Germania dell’Est a votare.
Nel land della capitale Berlino, dove i socialdemocratici governano ininterrottamente dalla riunificazione nel 1990, domenica 22 settembre 2,6 milioni di abitanti saranno chiamati al voto per eleggere i propri rappresentanti. E non è detto che per l’Spd non si trasformi in una nuova disfatta. Anzi, secondo i sondaggi, l’estrema destra di Alternative für Deutschland sarebbe avanti.
Germania, si vota in Brandeburgo
Il governo federale di Olaf Scholz è sempre più in difficoltà. L’economia ristagna e la crisi di Volkswagen rischia di dare il colpo di grazia a un esecutivo che traballa sempre di più a un anno di distanza dalle elezioni federali.
Dopo il voto Turingia e in Sassonia, dove per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale un partito di estrema destra, Alternative für Deutschland (AfD), ha conquistato il primo posto mentre l’Spd ha subito una batosta, per il partito socialdemocratico perdere in quello che è da sempre considerato il suo feudo sarebbe considerata una disfatta storica.
Elezioni in Brandeburgo: cosa dicono i sondaggi
In vista dell’appuntamento elettorale del 22 settembre nel Land della Germania dell’est, un sondaggio dell’emittente Zdf dipinge uno scenario in linea con i recenti exploit dell’ultradestra in Turingia e in Sassonia: in Brandeburgo AfD potrebbe ottenere il 29% dei consensi, superando l’Spd, ferma al 26%. Un altro sondaggio commissionato dall’emittente pubblica Ard conferma un testa a testa, con AfD al 27% e l’Spd al 26%. La Cdu segue a grande distanza con un risicato 15%, mentre l’alleanza populista di sinistra guidata da Sahra Wagenknecht raccoglierebbe il 14% dei voti.