Dopo la decisione della Fed di rinviare a metà 2015 l’aumento dei tassi americani, i listini europei viaggiano al rialzo, sostenuti anche dal rialzo dell’indice Ifo tedesco. A dicembre l’indicatore che misura la fiducia degli imprenditori è passato dai 104,7 di novembre ai 105,5 di dicembre, in linea con le stime degli analisti.
A metà giornata Francoforte guadagna il 2%, Parigi il 2,46%, Londra lo 0,98%, Madrid il 2,5% e Milano l’1,89%. Lo spread Btp-Bund è in ulteriore calo a 133 punti.
A Milano rimbalzano i petroliferi e i titoli penalizzati nei gironi scorsi dalla crisi valutaria russa. Buzzi Unicem sale del 4% ed Eni del 2,8%. Bene anche Mediolanum (+2,9%), Bpm (+2,7%) e Mediaset (+2,7%). In rosso tra le blue chip per ora solo due titoli: Campari (-0,98%) e Mps (-0,19%).
Ansaldo sale del 3,98% nel giorno in cui il Cda della controllante Finmeccanica (+1,48%) potrebbe valutare l’offerta cinese sulla divisione trasporti del gruppo. Sull’Aim è sbarcata una nuova matricola: Giorgio Fedon & Figli che produce astucci e accessori per occhiali e altri prodotti di pelletteria, ed è già quotata su Euronext Paris.
La Borsa russa rimbalza, con il Micex che guadagna oltre il 6%, mentre il rublo continua a essere volatile. La moneta russa si è rafforzata in attesa della conferenza stampa di Putin per poi tornare a indebolirsi sul dollaro e sull’euro.
“Ci sono interrogativi sul governo e sulla banca centrale relativi alla tempestività, alla qualità delle misure – ha detto Putin, che ha difeso l’operato della Banca centrale russa – ma parlando in generale le azioni sono assolutamente adeguate e nella direzione giusta”. Putin ha affermato che la Banca centrale non dove usare le riserve per proteggere il rublo.
Il Brent sale di circa il 3% sopra i 63 dollari al barile.
In Grecia si guarda alla nuova votazione per il Presidente della Repubblica dopo, che la si è conclusa con un nulla di fatto la prima tornata per eleggere il nuovo presidente della Repubblica greco. Il candidato governativo Stavros Dimas, ex commissario europeo, ha ottenuto solo 160 preferenze sulle 180 che gli erano necessarie per essere eletto.
I mercati guardano ora alla riunione del consiglio europeo in agenda nel pomeriggio e all’apertura di Wall Street. Dagli Usa sono in arrivo diversi dati macro: le richieste settimanali di sussidia alla disoccupazione, l’indice Markit Pmi servizi (preliminare) di dicembre, l’indice anticipatore di novembre, l’indice Philadelphia Fed di dicembre.