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Germania, Corte Costituzionale: via libera finale all’Esm

La Corte costituzionale tedesca ha rigettato in via definitiva i ricorsi presentati nel 2012 contro il Fondo salva-Stati Esm (Meccanismo di stabilità europea) da 700 miliardi di euro. Come già accaduto altre volte in passato sugli strumenti messi a punto per tutelare la sopravvivenza dell’euro, tuttavia, i giudici di Karlsruhe hanno chiesto al governo di Berlino di coinvolgere più direttamente il Parlamento nelle decisioni riguardanti il dispositivo.

Oltre diecimila cittadini tedeschi, fra partiti politici e associazioni e privati, avevano impugnato il meccanismo europeo durante la fase più drammatica della crisi dell’euro, sostenendo che danneggiasse l’autonomia del Bundestag sul bilancio nazionale. 

Un via libera preliminare della Corte era già arrivato nel settembre 2012, ma il giudizio “dà il via libero definitivo”, ha spiegato il presidente dei giudici di Karlsruhe. “Nonostante gli impegni assunti, l’autonomia del Bundestag in materia di bilancio è sufficientemente tutelata”, si legge in una dichiarazione della Corte presieduta da Andreas Vosskuhle. 

I giudici ritengono che l’Esm non abbia violato il diritto del parlamento di Berlino di decidere in materia di bilancio e hanno ribadito che l’impegno della Germania nel fondo deve essere limitato a 190 miliardi di euro, precisando che ulteriori stanziamenti dovranno passare per l’approvazione parlamentare. La Corte, infine, ha confermato anche la legittimità del fiscal compact.

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