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Germania, accordo su Fiscal compact e Esm. Ma la Consulta: l’entrata in vigore non sarà 1 luglio

Pace fatta in Germania sulle questioni europee. La coalizione governativa costituita da Cdu, Csu e Fdp ha raggiunto l’accordo con le opposizioni (Spd e Verdi) su due temi fondamentali da ratificare: il Fiscal Compact e il Meccanismo di stabilità europea, il nuovo fondo salva-Stati permantente. 

Il voto del Bundestag è previsto per il 29 giugno e la maggioranza qualificata dei due terzi della Camera bassa è già scontata. Lo ha reso noto Sigmar Gabriel, capogruppo della Spd, sottolineando come il governo abbia accettato la proposta delle opposizioni per sostenere, in sede europea, l’introduzione di un tassa sulle transazioni finanziarie (ma niente fondo di riscatto) e misure per favorire la crescita.

Intanto però, la Corte Costituzionale tedesca ha già fatto sapere che chiederà a Presidente Repubblica Gauck di non ratificare la legge di autorizzazione alla ratifica sull’ESM, vista la mole di ricorsi previsti. La Corte, ha detto un portavoce, deve potersene occupare prima che il fondo cominci la sua attività. In soldoni, l’entrata in vigore dell’ESM non sarà il 1 luglio.

 

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