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Geotermia: la Toscana scende in campo

Il primo agosto riunione straordinaria del Consiglio regionale della Toscana a Larderello, dove ci sono i più importanti impianti geotermici d’Italia

Geotermia: la Toscana scende in campo

Si svolgerà a Larderello il 1 agosto il Consiglio regionale straordinario della Toscana dedicato alla geotermia. A Larderello ci sono gli impianti più importanti d’Italia per la produzione di questa fonte energetica. La Toscana, i Comuni della zona e gli operatori portano avanti la battaglia per un pieno riconoscimento industriale e strategico della loro risorsa. Sono tutti determinanti ad andare fino in fondo e superare gli ostacoli che ancora ci sono sul piano legislativo e finanziario pubblico. 

Il Mise dice che nel prossimo decreto Fer 2 saranno inseriti gli incentivi attesi, esclusi dal decreto Fer 1 con motivazioni di ordine tecnologico. Il sottosegretario Cinquestelle Davide Crippa ha detto di essere impegnato per assicurare una disciplina più organica alla geotermia, promuovendo proprio la qualificazione tecnologica e soprattutto quella ambientale. Uno de punti più delicati sono, infatti, le emissioni in atmosfera di idrogeno solforato e di mercurio. La convocazione dell’assise regionale spingerà affinché in tempi certi siano salvaguardati posti di lavoro, produzione e indotto. In vista del 1 agosto all’Unione Industriale di Pisa, si è svolta la riunione tra la struttura Geotermia Enel Green Power e oltre 40 imprese del settore. Un passaggio di un confronto strutturato tra Enel e territorio che prosegue da tempo. In prima fila c’è il Co.Svi.G. (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) che rappresenta l’ossatura della geotermia toscana. Enel ha aggiornato i dati sulle attività complessive laddove entro il 2020 le ricadute territoriali saranno di oltre 70 milioni di euro a fronte di una spesa annua sostanzialmente stabile per mandare avanti gli impianti. 

Enel Green Power ha informato anche sullo stato degli appalti , sullo sviluppo tecnologico in particolare per il repowering dei pozzi esistenti e la realizzazione di nuovi. Il Ministero dello sviluppo economico in qualche modo dovrà tenere conto di tutto questo. La riunione della Regione a Lardarello , è carica di simboli e significati, dice il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani. Il Consiglio si svolge nei luoghi dove 115 anni fa, il 4 luglio 1904, il marchese Piero Ginori Conti, con i soffioni e una rudimentale dinamo, accese le prime cinque lampadine elettriche . La storia energetica italiana ha fatto entrare, poi , la geotermia tra le fonti pulite e la Toscana ha il pregio di aver potuto sfruttare e valorizzare una risorsa che fino alla Val Cecina impegna oltre 2000 operatori. La partita con il governo è ancora tutta aperta , soprattutto perché le imprese del settore chiedono una sorta di pari dignità con le altre fonti rinnovabili. Vero è che il business geotermico è concentrato in una sola Regione, ma in campo c’è l’Enel come azienda fortemente impegnata sul fronte delle energie pulite. Geotermia compresa.

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