L’iniziativa celebra i 200 anni dalla produzione da parte di Antonio Canova del modello per il monumento al primo Presidente americano rendendo contemporaneamente omaggio al grande scultore italiano, primo ambasciatore per l’arte italiana in America e a quale venne dato l’incarico di scolpire il monumento destinato al Parlamento di Raleigh, nel North Carolina.
Nel 1816, il Parlamento di Raleigh che voleva collocare una statua, a figura intera, di George Washington nella sala del Senato, decise di incaricare Thomas Jefferson di incontrare lo scultore italiano Canova, convinti che fosse l’artista più adatto e nel contempo celebrato in tutta Europa. Infatti lo stesso Jefferson era convinto che nessuno scultore americano fosse all’altezza dell’incarico.
Canova accettò l’incarico perché “Washington era un galantuomo” e rappresentò il primo Presidente degli Americani nelle vesti di un condottiero romano, mentre sta scrivendo la rinuncia al terzo mandato da Presidente degli Stati Uniti.
L’opera fu presentata nel 1821, nel Campidoglio di Raleigh, e la sua bellezza fu tale da richiamare visitatori da ogni luogo.
Ma dieci anni dopo un tragico incendio divampò nel palazzo del Parlamento riducendo la statua a un ammasso di frammenti.
La mostra di Possagno ripercorre la storia del capolavoro perduto, probabilmente il monumento pubblico meno conosciuto fra quelli eseguiti da Canova. Per la prima volta si vedono insieme il modello preparatorio in gesso a grandezza naturale, quattro modellini preparatori, i relativi disegni e le incisioni di traduzione. A completare la mostra due busti di Jefferson e Washington realizzati da Hudon, due ritratti dipinti dei due presidenti americani e tutta la letteratura conosciuta su questo capolavoro.
La mostra è curata da Mario Guderzo in collaborazione con Xavier F. Salomon, Chief Curator della Frick Collection.
Il catalogo della mostra include la trascrizione di tutta la corrispondenza relativa alla commissione e saggi di Xavier Salomon, Mario Guderzo, e di Guido Beltramini, direttore del Palladio Museum di Vicenza che aveva curato la mostra su Thomas Jefferson e Palladio.