Oltre 170 opere della collezione d’arte di George Michael, cantante e cantautore britannico, icona dello spirito degli anni ’80 e ’90 andrà all’asta il prossimo e tutti i proventi saranno utilizzati per continuare il lavoro filantropico di George Michael.
La collezione d’arte privata di George Michael dialoga con i suoi contemporanei britannici, artisti come Damien Hirst, Tracey Emin, Sarah Lucas, Michael Craig-Martin e Marc Quinn, creando insieme il movimento Young British Art.
La dedizione di George Michael alla creatività d’avanguardia in ogni campo, la sua sensibilità artistica riflette il suo sostegno quasi innato verso giovani talenti artistici emergenti. Wham! è stato il primo grande atto occidentale ad esibirsi in Cina, suonando due concerti nel 1985 che sono passati alla storia.
The George Michael Collection è stata svelata durante il tour mondiale delle attrazioni: New York, Hong Kong, Shanghai dal 23 al 28 febbraio. La collezione completa sarà aperta al pubblico presso Christie’s King Street, Londra dal 9 al 14 marzo, con la vendita che si terrà la sera del 14 marzo, con stime che vanno da £ 400 a £ 1.500.000 e offrendo agli appassionati e ai collezionisti un’opportunità unica nella vita per acquisire un’opera di proprietà di George Michael.
Damien Hirst (1965), The Incomplete Truth, eseguito nel 2006. Vetro, alluminio verniciato, silicone, acrilico, acciaio inossidabile, tortora e soluzione di formaldeide. (222 x 176 x 74 cm). Questo lavoro è il numero due da un’edizione di tre più una prova dell’artista e una di Hors de Commerce. Stima: £ 1.000.000-1.500.000. Questo lotto è offerto nell’asta serale The George Michael Collection il 14 marzo 2019 presso Christie’s a Londra. Fotografato da Prudence Cuming Associates. © Damien Hirst and Science Ltd. Tutti i diritti riservati, DACS 2019
I lavori chiave della vendita includeranno Tracey Emin, Drunk to the Bottom of my Soul, 2002; Damien Hirst, The Incomplete Truth, 2006, Bridget Riley, Songbird (1982); e Michael Craig-Martin, Commissioned Portrait Untitled (George), 2007.