Al Quirinale si è conclusa la seconda giornata di consultazioni per la formazione del nuovo Governo. Il presidente Mattarella oggi ha ricevuto le formazioni parlamentari numericamente più piccole, mentre domani, sabato 10 dicembre, ascolterà tutti gli altri gruppi parlamentari, tra cui Forza Italia, M5S e Pd. Il Capo dello Stato puntava sul reincarico a Matteo Renzi, ma ormai ci sono altre ipotesi sul tavolo, tra cui quella sempre calda di Pier Carlo Padoan ma anche e soprattutto quella del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
Ecco come è andata la giornata di venerdì 9 dicembre:
“Siamo pronti ad appoggiare le soluzioni prospettate dal Presidente della Repubblica”. Lo ha detto Mario Ferrara, capogruppo Gal al Senato al termine del suo incontro con Sergio Mattarella. Quanto ai tempi di approvazione della nuova legge elettorale, ha aggiunto: “si può anche iniziare domani, ma non aspettare le conclusioni della Corte sarebbe una violazione del principio di lealtà”.
“Serve una transizione responsabile che non si fa prendere da chi dice ‘al voto al voto’ a prescindere da tutto. Sarebbe gravissimo”. Lo ha detto Lorenzo Dellai del Centro Democratico al Quirinale. “Non riteniamo – ammonisce che il tema della legge elettorale possa essere scaricato sulla Consulta, che non ha funzioni di decisione sul sistema elettorale. E’ il Parlamento che deve farsi carico di ciò”, ha concluso.
“La road map di Fratelli d’Italia è fare una legge elettorale in pochissimi giorni, entro la fine dell’anno. Quindi scioglimento a gennaio e voto entro marzo. Non appoggeremo un governo prima che si decida la sua scadenza, con data delle elezioni già fissata”. Lo ha detto la leader di Fdi, Giorgia Meloni.
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— FIRSTonline (@FIRSTonlineTwit) 9 dicembre 2016