Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ha incontrato Angela Merkel a Berlino. Sul tavolo soprattutto i conti pubblici e il dieselgate, ma il premier è intervenuto anche sul terremoto che ha nuovamente colpito il Centro Italia, sull’insediamento di Trump e su Brexit.
“Non possiamo dare la sensazione che in un mare in tempesta l’Ue si muova con un piccolo cabotaggio e adotti una sorta di flessibilità a corrente alternata: molto rigida sui decimali dei bilanci e molto ampia sulle questioni fondamentali come la questione migratoria”, ha detto Gentiloni in conferenza stampa ribadendo le posizioni già espresse nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica Mattarella e sottolineando che si parla spesso di “Europa a due velocità, io direi che c’è un’Europa a due rigidità, troppo rigida su alcune cose, troppo flessibile su altre”.
“Con la cancelliera Merkel abbiamo parlato del destino dell’Europa – ha proseguito – sappiamo che attraversa una fase difficile. Italia e Germania sono tra i paesi convinti della straordinaria importanza del futuro europeo”. Italia e Germania intendono lavorare insieme per “rilanciare la Ue pensando alle sfide che ha davanti su crescita, lavoro, investimenti, migranti e difesa dei nostri principi. Crediamo che la fase dell’austerità fine a se stessa sia tramontata e auspichiamo un confronto aperto e costruttivo sul tema. Talvolta la sproporzione tra le sfide che ci attendono e la discussione su virgole e cavilli è stridente”.
Il premier ha parlato anche del prossimo insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “La collaborazione con Trump è fondamentale, ma i nostri principi lo sono altrettanto”: ha detto cogliendo l’occasione per fare gli auguri al nuovo inquilino della Casa Bianca. Per Gentiloni, la migliore risposta per rinnovare la fiducia all’Europa deve venire all’Europa stessa, che deve risolvere le sfide che ha di fronte e rafforzarsi, in particolare, nella Difesa comune.
Una precisazione anche sulla querelle che ha contrapposto Roma e Berlino su Fca: “Abbiamo avuto polemiche in questi giorni, una in particolare sulle emissioni di alcuni modelli di Fca. Io ho semplicemente ribadito alla Merkel in amicizia che queste sono questioni regolate dalle leggi che attribuiscono alle autorità nazionali” i controlli e che “c’è una commissione” a livello europeo. “Decidiamo per quello che ci riguarda e siamo certi che i tedeschi facciano lo stesso”.
Una battuta anche sulla Brexit: “Credo che il discorso di ieri di Theresa May abbia riempito di contenuti quello che era un titolo fino ad ora, ora abbiamo più chiaro cosa significhi ‘brexit is brexit’ per il governo britannico. L’Ue è pronta a discutere con atteggiamento di solidarietà e amicizia per Regno Unito. Mi fa piacere che la May abbia confermato l’impegno sul piano politico e militare e che le modalità e i tempi siano scritti nei trattati. Su queste basi credo si potrà raggiungere un’intesa”.
“Sul tema delle migrazioni non ritengo che i problemi siano risolti, anzi abbiamo grossi problemi in seno all’Unione europea”, ha invece risposto la Merkel, “la Germania ha accolto molti migranti, così come l’Italia, mentre non abbiamo trovato ancora una soluzione sostenibile e purtroppo non tutti i Paesi sono allo stesso livello nell’assunzione di responsabilità, ma è invece importante affrontare la questione a livello europeo”.
“Con il discorso di Theresa May”, ha continuato la cancelliera, “abbiamo avuto una chiara impressione di come saranno le trattative, ma queste cominceranno quando verrà presentata la richiesta ufficiale. L’importante è che l’Europa non si disunisca”.