Europa League, ultima chiamata. Sul campo del Genoa l’Inter si gioca le residue speranze di sesto posto (ore 20.45), quello che, classifica alla mano, è momentaneamente occupato proprio dai rossoblu di Gasperini. In un contesto normale i giochi sarebbero già chiusi per i nerazzurri, staccati di 4 punti dal Genoa e a meno 2 dalla Sampdoria settima.
Ma i guai finanziari di Preziosi (debiti con club stranieri saldati in ritardo) fanno sì che gli scenari siano ben diversi: senza licenza Uefa (bocciato anche il ricorso, resta solo l’alta corte del Coni) i rossoblu non vanno più considerati. E così, salvo clamorosi ribaltoni, il discorso Europa League resta un affare tra Sampdoria e Inter.
Da qui la necessità di Mancini di fare punti, per poi sperare che l’Empoli fermi l’amico Mihajlovic. “Mancano solo due partite e non dipende da noi – ha ammesso il tecnico nerazzurro. – Quel che posso dire è che cercheremo di fare risultato a Genova, poi speriamo che gli altri perdano punti. Io comunque ho buone sensazioni”.
Ci crede l’Inter, d’altronde non potrebbe essere altrimenti. I guai dei rossoblu hanno riaperto una partita che, dopo la sconfitta con la Juve, sembrava irrimediabilmente compromessa, da qui il dovere di provarci ancora una volta. Una mano, paradossalmente, potrebbe darla il fatto di giocare in trasferta, visto che, in quel di San Siro, la squadra di Mancini sembra incontrare molti più problemi.
“E’ uno stadio importante, alcuni giocatori lo subiscono – ha ribadito il tecnico. – Dovremo lavorare molto in questo senso, vincere fuori casa non è poi così semplice”. Chissà che una mano non possa darla il mercato, atteso con grandi aspettative da tutto il mondo Inter. I nomi che si fanno sono tanti e alcuni decisamente succulenti: Yaya Touré, certo, ma anche il giovane Fekir del Lione.
“E’ un giovane molto interessante, in Ligue 1 ha fatto bene – ha confermato Mancini. – Certo, l’anno prossimo il suo attuale club farà la Champions, non penso lo lasceranno partire facilmente. Ci serviranno giocatori giovani ma di qualità, che possano portare in alto la squadra”. Che ora, però, dovrà ottenere la vittoria con le proprie forze. Il tecnico di Jesi recupera Hernanes ma deve fare i conti con gli acciacchi di Vidic, reduce da una settimana a mezzo servizio per via di una lombalgia. In difesa, davanti ad Handanovic, si rivedrà la coppia centrale Ranocchia-Juan Jesus, con D’Ambrosio e Nagatomo sulle fasce (anche
Santon infatti non è al meglio). In mediana, data l’indisponibilità di Guarin, verrà confermato il trio Brozovic-Medel-Kovacic, che avrà il compito di proteggere la retroguardia e supportare Hernanes. Il brasiliano, scontato il turno di squalifica, tornerà titolare alle spalle della solita coppia Icardi-Palacio. Sul fronte Genoa tanti problemi per Gasperini, costretto a rinunciare agli infortunati Borriello e Niang. Il tecnico, sempre motivatissimo contro la sua ex squadra, si affiderà così al tridente Lestienne-Pavoletti-Iago Falque, questi ultimi apparsi in grande forma nelle ultime partite.