Generali ha ceduto a Life Company Consolidation Group (LCCG) le sue quote in Generali Worldwide Insurance Company Limited e in Generali Link per 409 milioni di euro, cui si aggiunge un corrispettivo potenziale fino ad un massimo di 10 milioni. Le transazioni avranno un impatto positivo in termini di solvibilità di gruppo, permettendo un miglioramento stimato del Regulatory Solvency II Ratio di circa 0,9 punti percentuali. Il completamento delle operazioni dovrebbe arrivare entro il primo trimestre del 2019.
Nel 2017 Generali Worldwide ha dato un contributo al risultato operativo di gruppo pari a circa 35 milioni. La società ha sede sull’isola di Guernsey ed è specializzata nella gestione patrimoniale basata sul ramo vita e nell’offerta di soluzioni employee benefits.
Generali Link, invece, ha il quartier generale in Irlanda e fornisce servizi nell’ambito dell’amministrazione di fondi e polizze, oltre ad assistere Generali Worldwide e Generali PanEurope dac, acquisita recentemente da LCCG e rinominata Utmost PanEurope dac.
“L’operazione rientra nell’ambito della strategia del Gruppo volta ad ottimizzare la presenza geografica, migliorare l’efficienza operativa e l’allocazione del capitale”, si legge nella nota del Leone.
“Questo accordo conferma il nostro impegno per completare entro l’anno il piano di ottimizzazione della presenza di Generali nel mondo – ha commentato Frédéric de Courtois, Group CEO Global Business Lines & International – Con un ammontare complessivo delle operazioni pari a oltre €1,5 miliardi, significativamente superiore all’obiettivo iniziale di €1 miliardo, Generali sta dimostrando la sua capacità di perseguire con successo gli obiettivi del piano strategico”.
In relazione all’offerta in ambito employee benefits, Generali Worldwide continuerà la sua attività e opererà in qualità di partner del network employee benefits di Generali per assistere i clienti attuali e quelli che saranno acquisiti in futuro.
Il Gruppo Generali, inoltre, manterrà il portafoglio health di Generali Worldwide nei Caraibi che sarà gestito dalla divisione global health di Generali.