Il Gruppo Generali chiude i conti a fine giugno con un utile netto in calo del 9% a 1,4 miliardi, dopo 139 milioni di svalutazioni sugli investimenti russi (di cui 97 milioni riferiti ai titoli a reddito fisso detenuti direttamente dal gruppo e 41 milioni alla partecipazione in Ingosstrakh). Senza tali svalutazioni, l’utile netto sarebbe stato di 1.541 milioni, poco variato rispetto ai 1.540 milioni dello stesso semestre dell’anno scorso. Il consensus degli analisti indicava un utile netto di 1,33 miliardi di euro, con un intervallo compreso tra 1,08 e 1,44 miliardi.
Il risultato operativo è invece cresciuto del 4,8%, a 3,1 miliardi, con premi lordi in aumento del 2,4%, a 41,9 miliardi, “grazie allo sviluppo significativo del Danni (+8,5%), in particolare nel non auto”, mentre i premi risultano stabili nel Vita (-0,5%). Il livello di raccolta netta Vita è a 6,2 miliardi, in calo del 7,9%, “supportata dallo sviluppo delle linee puro rischio e malattia e unit-linked, che compensa il calo della linea risparmio, coerentemente con il riposizionamento del portafoglio” dice una nota della compagnia.
“I solidi risultati di Generali dimostrano che il nostro impegno nell’implementazione del piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ è la strada giusta per conseguire una crescita sostenibile e aumentare la profittabilità operativa”, ha detto Philippe Donnet, CEO di Generali. “Siamo stati
in grado di raggiungere questi risultati in un contesto di crescente incertezza geopolitica e
macroeconomica, mantenendo sempre come priorità principale i nostri clienti e le loro esigenze. Nei
prossimi mesi continueremo a essere pienamente focalizzati sull’esecuzione del nostro piano triennale e
rafforzeremo la leadership del nostro Gruppo come assicuratore e asset manager globale”.
Il titolo in borsa a metà seduta è in calo del 2,05% a 14,58 euro con una performance inferiore al settore assicurativo europeo (.SXIP) in calo dello 0,92% , con i dealer che dicono che il titolo sta stornando dopo tre giorni di rialzo.
Avviato il buyback fino a 500 milioni da concludersi entro ottobre 2023
Generali ha avviato il buyback, in esecuzione della delibera dell’assemblea del 29 aprile, che ha autorizzato l’acquisto e la disposizione di azioni proprie, ai fini dell’annullamento e in una o più volte, per un esborso complessivo massimo di 500 milioni di euro e per un numero di azioni corrispondente al 3% del capitale. Il programma, dice una nota, si inquadra nel piano strategico «Lifetime Partner 24: Driving Growth» in materia di politica della gestione del capitale ed è finalizzato a impiegare le risorse liquide in eccesso accumulate durante il triennio 2019-21 e non utilizzate per il capital redeployment e a fornire agli azionisti una remunerazione aggiuntiva alla distribuzione dei dividendi.
L’acquisto e la disposizione delle azioni proprie “è strumentale all’annullamento, anche in più soluzioni, delle stesse senza riduzione del capitale sociale”, spiega il gruppo assicurativo. A tal fine, Generali ha sottoscritto con Ubs Europe un buyback agreement. L’intermediario procederà “all’acquisto delle azioni in piena indipendenza, nel rispetto dei parametri e criteri contrattualmente predefiniti, nonché della normativa applicabile e della succitata delibera assembleare” spiega una nota della compagnia triestina.
Il riacquisto delle azioni inizierà il 3 agosto 2022: il prezzo minimo non potrà essere inferiore al valore nominale implicito del titolo, attualmente pari ad 1 euro, mentre quello massimo non potrà eccedere del 5% il prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto. Le operazioni di acquisto di azioni proprie saranno effettuate esclusivamente sul mercato Euronext Milan.
Il Combined Ratio è cresciuto di 2,8 punti percentuali a 92,5% “anche a causa della iper inflazione in Argentina” e il New Business Margin è a 5,23% (+0,59 p.p.).
Resta solida la posizione di capitale, con il Solvency Ratio al 233%, contro il 227% del 2021, che tiene conto anche del buyback di 500 milioni. Il consensus degli analisti indicava un Solvency Ratio del 232%.
Confermati gli obbiettivi 2021-2024: dividendi tra i 5,2 e i 5,6 miliardi
Generali ha confermato l’obiettivo di una crescita annua composta 2021-2024 degli utili per azione tra il 6% e l’8%. Inoltre, il management ha confermato l’indicazione di generare flussi di cassa netti disponibili nel periodo 2022-2024 superiori a 8,5 miliardi di euro e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel triennio 2022-2024 (in assenza di raccomandazioni regolamentari ostative) per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi.
A fine giugno il patrimonio netto di Generali ammontava a 19,08 miliardi di euro, in calo del 34,9% rispetto ai 29,31 miliardi di inizio anno. Il management ha spiegato che la variazione è dovuta principalmente alla diminuzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per 10,88 miliardi, principalmente derivante dall’aumento dei tassi di interesse sui titoli obbligazionari governativi e corporate. Inoltre, Generali ha contabilizzato dividendi per 1,69 miliardi.
Gli Asset Under Management complessivi si attestavano a 635,4 miliardi di euro, registrando un calo del 10,5% rispetto al 31 dicembre 2021, in seguito all’andamento dei mercati finanziari, nonostante la raccolta netta positiva.
Donnet: in vista “significativo” aumento delle polizza per effetto inflazione. Borean: Ridotta l’esposizione in Btp
Generali aumenterà i prezzi dei propri prodotti assicurativi per tener conto di una inflazione crescente. Lo ha detto l’Ad di Generali, Philippe Donnet, durante la conference call con i giornalisti sui risultati del primo semestre 2022.
“Aumenteremo i prezzi per mitigare l’impatto dell’inflazione su costi dei sinistri e sulle spese” ha detto Donnet. “Un incremento dell’inflazione significa un aumento dei prezzi e questo vale anche per quelli delle polizze, ci saranno aumenti significativi“.
Nella call il Cfo di Generali ha dato indicazioni circa l’esposizione su titoli di stato. “L’esposizione di Generali sui titoli di Stato italiani è calata oggi a 52,8 miliardi dai 63 miliardi (a valori di mercato) di fine 2021″ ha detto Cristiano Borean. Il decremento e’ figlio di due fattori combinati: da una parte, come noto, i prezzi dei Btp sono calati mentre in parallelo salivano i rendimenti; dall’altra parte il Leone, alla luce della volatilita’ di mercato, ha deciso in talune situazioni di non reinvestire i titoli giunti a scadenza. “In ogni caso, il gruppo e’ sempre meno esposto alla volatilita’” sui titoli di Stato, ha precisato Borean, ricordando che recentemente Generali ha ricevuto un upgrade da Moody’s anche grazie a esami specifici su questo tema.
Riguardo la situazione politica il Ceo ha commentato : “Quello che non piace ai mercati e’ l’incertezza, dopo l’estate a breve ci saranno le elezioni ma sono fiducioso sulla capacita’ della politica e delle istituzioni italiane di mettere in piede un governo responsabile che prosegua nelle riforme. “Siamo attenti, non preoccupati”.
Fornendo un aggiornamento sulle partecipazioni in Russia, il direttore finanziario ha anche detto che il valore della partecipazione in Ingosstrakh ha fatto segnare un -7% n rubli, ma l’effetto cambio ha controbilanciato il calo.
Donnet: A breve delisting di Cattolica. M&A è elemento importante, fatti notevoli progressi
“Il 2022 ha segnato l’inizio del nostro nuovo piano strategico, di cui l’M&A e’ un elemento importante e proprio su questo abbiamo fatto notevoli progressi nel primo semestre“, ha detto Donnet durante la conference call con gli analisti. “In Italia, che resta il nostro mercato di riferimento, abbiamo raggiunto la soglia del 95% del capitale di Cattolica Assicurazioni: le azioni ancora in circolazione saranno ora acquistate tramite squeeze-out e delistate, accelerando l’integrazione dell’azienda all’interno del nostro gruppo” ha spiegato, sottolineando che l’operazione “ci permette di aumentare ulteriormente la nostra leadership in Italia per migliorare la nostra offerta di prodotti, la rete di distribuzione e le capacita’ digitali”.
Quanto alla Francia, Donnet ha sottolineato che, con l’acquisizione di La Medicale ora completata, “possiamo rafforzare la nostra leadership nel mercato locale della salute e della protezione e, piu’ in generale, nel Ramo Danni delle imprese”. Infine, “guardando oltre l’Europa, stiamo rafforzando la nostra presenza in India, una delle realta’ in piu’ rapida crescita nei mercati assicurativi globali: abbiamo completato le transazioni che ci hanno permesso di diventare azionista di maggioranza delle nostre joint venture Danni e Vita”.
Donnet ha anche annunciato che il prossimo 13 dicembre Generali terrà una Investor Update (con modalita’ virtuali) con un focus sulle nuove regole contabili del settore assicurativo.
aveva visto un with traders saying the stock had outperformed over the past three days.