Il gruppo Generali archivia il primo semestre con un utile netto in aumento dell’8,8% su base annua, a 1,329 miliardi di euro. Si tratta del dato migliore degli ultimi 10 anni, ottenuto dal Leone anche grazie anche alla performance non operativa e al risultato delle dismissioni, di gran lunga superiore al taget (1,5 miliardi contro 1 miliardo). Lo comunica il gruppo in una nota, precisando che il risultato operativo si è attestato a 2,5 miliardi, in aumento del 2,7%, “grazie al miglioramento di tutti i segmenti di business”.
L’operating RoE annualizzato è stato del 12,5%, mentre il dato medio del periodo 2015-1H2018, pari al 13,4%, si conferma in linea con il target strategico (>13%).
Il combined ratio ha raggiunto il 92%, “nonostante il rilevante impatto delle catastrofi naturali”. La redditività della nuova produzione Vita è salita al 4,5%.
Quanto ai premi, sono cresciuti a 35,1 miliardi (+6,5%), grazie allo sviluppo di entrambi i segmenti di business. Raccolta netta stabile a 5,7 miliardi. Riserve tecniche Vita in aumento dell’1,8% nel semestre.
Quanto alla posizione di capitale, il Regulatory Solvency Ratio si è attestato al 201% e l’Economic Solvency Ratio al 221%, “nonostante la volatilità dei mercati del secondo trimestre dell’anno”, spiega ancora il gruppo nella nota.
“I risultati del primo semestre evidenziano la resilienza patrimoniale e le ottime performance tecniche e industriali di Generali in un contesto di volatilità globale – ha commentato il Ceo di Generali, Philippe Donnet – Segnalo in particolare il piano di dismissioni e di ottimizzazione geografica, con il target ampiamente superato in anticipo, cui si aggiunge la recente cessione della società tedesca Generali Leben, operazione innovativa che ci permetterà di accelerare nel raggiungimento dei nostri obiettivi strategici nel segmento Vita. Ottimo anche l’andamento operativo del Danni e del Vita, nonché le attività di Investments, Asset & Wealth Management, risultati che confermano la capacità di eseguire con disciplina e determinazione il nostro piano strategico. In questo modo abbiamo conseguito un utile netto semestrale tra i più alti di sempre”.
Martedì il Cda del Leone ha rivisto anche l’assetto organizzativo del gruppo, con la creazione della figura del General Manager nella persona di Frederic de Courtois, a diretto riporto del Ceo Phlippe Donnet.
Un’altra decisione chiave è la sostituzione del Cfo di gruppo, Luigi Lubelli, che lascerà la compagnia “per perseguire nuove sfide professionali”. Il suo ruolo verrà assunto a partire dal primo settembre da Cristiano Borean, attualmente Cfo di Generali France, che entrerà a far parte del Group Management Committee.
L’obiettivo di questo riassetto organizzativo, precisa Generali in una nota, è “accrescere la capacità del gruppo di perseguire le importanti sfide del Piano Strategico 2019-2021, che si basa su tre pilastri: ottimizzazione finanziaria, crescita profittevole, innovazione e trasformazione del business model”.