Tre anni consecutivi di record storici, con premi, risultato operativo e utile netto in forte crescita e una posizione di capitale decisamente solida.
E’ su questi dati che il Consiglio di Amministrazione uscente di Assicurazioni Generali ha posto la sua approvazione lunedì, sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, approvando il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della Capogruppo relativi al 2021 e avviandosi a proporre all’assemblea degli azionisti del prossimo 29 aprile la distribuzione di un dividendo pari a 1,07 euro per azione, in linea con le attese, con stacco cedola il 23 maggio prossimo.
Generali, utile record e risultato operativo ai massimi storici
Il risultato operativo del Gruppo registra per il terzo anno consecutivo un record storico con 5.9 miliardi di euro (erano 5,2 miliardi a fine 2020) grazie all’apporto di tutti i segmenti di attività.
I premi lordi hanno visto un aumento del 6,45 a 75,8 miliardi (+6,4%), con l’aumento sia del ramo Vita (+6,0%) sia del ramo danni (+7,0%) il che ha portato con sé una profittabilità tecnica espressa nel New Business Margin in crescita di 0,57 punti percentuali al 4,52% e a un Combined Ratio tra i peer a 90,8% (+1,7 p.p.).
L’utile netto risulta in rialzo del 63,3% a 2,847 miliardi con un utile netto normalizzato -definito come l’utile netto senza l’impatto delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle acquisizioni e dismissioni – si è attestato a 2,795 miliardi e non comprende € 52 milioni relativi all’operazione di acquisizione del controllo e dei costi straordinari legati all’integrazione del gruppo Cattolica.
L’utile per azione è stato di 1,78 euro. Il consensus degli analisti – pubblicato sul sito di Generali – indicava un risultato finale di 2,82 miliardi di euro, con un intervallo compreso tra 2,65 e 3,18 miliardi di euro.
Consistente posizione di capitale, in netta crescita
Il Gruppo ha confermato una consistente posizione di capitale con il Solvency Ratio a 227%. L’incremento rispetto alla posizione del 2020 (224%) “è ascrivibile al contributo molto positivo della generazione normalizzata di capitale pari a € 3,8 miliardi e al favorevole andamento dei mercati finanziari, che ha più che compensato gli impatti negativi derivanti dai cambi regolamentari, dalle operazioni di M&A e dall’accantonamento del dividendo del periodo” dice la nota.
Il patrimonio netto del Gruppo si attesta a € 29.308 milioni in diminuzione del 2,4% a causa principalmente del “risultato del periodo di pertinenza del Gruppo, più che compensato dalla distribuzione del dividendo e dagli altri utili o perdite rilevati a patrimonio netto”, mentre il RoE si attesta al 12,1% (+4,4 p.p.).
Generali, utile in aumento per il triennio 2021-24
Per il futuro il gruppo intende perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione secondo il piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth”.
L’intenzione è realizzare nel periodo 2021-2024 un tasso annuo composto di crescita dell’utile per azione tra il 6% e l’8%, a generare flussi di cassa netti disponibili a livello della Capogruppo superiori a 8,5 miliardi e a distribuire agli azionisti dividendi cumulati per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi, con ratchet policy sul dividendo per azione.
Il Consiglio di Amministrazione ha anche deliberato un aumento di capitale, pari a 5.524.562 euro, in attuazione del piano di incentivazione di lungo termine “Long Term Incentive Plan 2019-2021” e di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea la proposta del piano di incentivazione di lungo termine “Long Term Incentive Plan 2022-2024”, supportato da un programma di buyback a servizio del piano.
Il Consiglio di Amministrazione ha infine deliberato di proporre il nuovo piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo Generali con il quale verrà data la possibilità di acquistare a condizioni agevolate azioni ordinarie della Società rinvenienti da un programma di buyback.
Generali: la lista del cda con i 13 consiglieri, quota rosa al 54%
Lunedì il cda ha anche presentato la propria lista di 13 consiglieri per il rinnovo del board, con Andrea Sironi, indipendente, cooptato il 28 febbraio 2022, indicato come Presidente, Philippe Donnet, proposto come amministratore delegato per il terzo mandato.
Tra i nomi nuovi ci sono Clara Furse, la prima donna presidente del LSE e lo startupper 41 enne Umberto Malesci.
E poi ancora Clemente Rebecchini, non indipendente, attuale Vice Presidente, consigliere dall’11 maggio 2012, Diva Moriani, indipendente, consigliere dal 28 aprile 2016, Luisa Torchia, indipendente, cooptata il 28 febbraio 2022, Alessia Falsarone, indipendente, cooptata il 28 febbraio 2022, Lorenzo Pellicioli, non indipendente, consigliere dal 28 aprile 2007 e Antonella Mei-Pochtler, indipendente, consigliere dal 7 maggio 2019
La lista dei candidati – da presentare all’assemblea degli azionisti per il rinnovo del consiglio per il mandato in scadenza con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 – mostra quote rosa per il 54%, mentre il 77% è senza legami diretti con la società e l’età media è a 56,5 anni.
“La lista del CdA che abbiamo approvato oggi esprime competenze e professionalità eccellenti a livello internazionale e conferma la validità di un processo di selezione trasparente, capace anche di rispondere a tutte quelle esigenze rigorose che gli investitori hanno indicato durante le attività di dialogo con loro – ha commentato il presidente Gabriele Galateri di Genola – Sono convinto che i candidati della lista saranno in grado di accompagnare Generali nel percorso delineato dalla nuova strategia Lifetime Partner 24: Driving Growth e di gestire al meglio le sfide globali che un grande Gruppo assicurativo come il nostro dovrà affrontare nei prossimi anni”.
I candidati sono stati selezionati sulla base dei criteri che lo stesso consiglio ha adottato, su parere del Comitato nomine “ad hoc” e in aderenza anche alle indicazioni contenute nel “Parere di orientamento agli azionisti”, approvato lo scorso 16 febbraio dal Consiglio di amministrazione e pubblicato sul sito della compagnia, hanno fatto sapere da Trieste.