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Generali, utile +16%: migliorano tutte le attività

Imagoeconomica

Particolarmente positivi i conti dei primi nove mesi del 2019 di Generali, che ha registrato un utile netto di gruppo di 2,163 miliardi (+16,6%), spinto anche dai proventi per 475 milioni delle dismissioni di Leben e delle attività belghe.

Bene anche il risultato operativo, che si è attestato a 3,93 miliardi (+9,1%) dai 3,61 miliardi del secondo trimestre, grazie al contributo di tutti i segmenti di business. In particolare, l’incremento nel segmento Asset Management (+16,8%) è dovuto alla crescita delle masse gestite e al consolidamento dei ricavi delle nuove boutique.

La lusinghiera performance piace agli investitori, che in apertura di seduta a Piazza Affari premiano il titolo del Leone alato di Trieste con acquisti che lo fanno salire del 2,5% circa, secondo solo – nel paniere del Ftse Mib – all’exploit di Unicredit, che ha a sua volta presentato un trimestre solido e soprattutto annunciato l’uscita dal capitale di Mediobanca.

Tornando a Generali, i premi lordi complessivi sono risultati nei nove mesi pari a 51,4 miliardi da 49,73 miliardi, in aumento del 3,2%, legato allo sviluppo soprattutto del ramo Danni (+4,3%) ma anche del Vita. La posizione di capitale rimane solida con un Preliminary Regulatory Solvency Ratio a 204%. A

A fine settembre il patrimonio netto di Generali ammontava a 29,32 miliardi di euro, in forte aumento dai 23,6 miliardi di inizio anno, in conseguenza all’aumento della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita derivante principalmente dall’andamento dei titoli obbligazionari. La trimestrale di Generali è stata migliore delle attese degli analisti, con riferimento ai premi lordi e al risultato operativo.

“Generali – ha commentato il Group Cfo del gruppo assicurativo, Cristiano Borean – ha conseguito ottimi risultati nei primi nove mesi dell’anno, grazie alla crescita di tutte le linee di business. Si confermano le performance tecniche, in particolare nel Danni con un eccellente combined ratio e un’ulteriore crescita dei premi, e nel Vita grazie a una solida redditività della nuova produzione e a una raccolta netta in crescita. In un contesto caratterizzato dal perdurare dei bassi tassi di interesse, rimane solida la posizione di capitale del Gruppo”.

“Non posso commentare voci di mercato o di stampa”, dice invece il general manager di Generali Frederic De Courtois replicando a una domanda sui recenti cambiamenti dell’azionariato di Mediobanca, dove è uscito Unicredit e Leonardo Del Vecchio è primo socio, e alle ipotesi che il Leone sia destinato a una integrazione con un concorrente estero come Axa.

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