Le Generali hanno sospeso con effetto immediato Luciano Cirinà, uno dei maggiori top manager e fino a qualche ora fa responsabile di Generali Austria e Est Europa, che nei giorni si è candidato a Ceo anti-Donnet nella lista alternativa di Francesco Gaetano Caltagirone. Lo sostituisce ad interim Giovanni Liverani, attuale Ceo di Generali Deutschland.
Una decisione largamente attesa che pone fine a una situazione paradossale nata dopo la candidatura nella lista Caltagirone di Cirinà, che fino a quale giorno fa erano uno dei più stretti collaboratori di Donnet e che, in tale veste, aveva contribuito alla stesura del nuovo piano industriale del Leone. La sospensione durerà “fino ad ulteriore avviso”.
Le Generali ricordano a Cirinà gli obblighi che lo riguardano
Una nota ufficiale di Generali precisa che, durante il periodo di sospensione, per Cirinà “restano validi tutti gli obblighi statutari o contrattuali derivanti dal rapporto di lavoro con la Compagnia, tra cui ogni responsabilità legata alla protezione delle informazioni confidenziali della Compagnia, l’adesione a tutte le regole e le policy interne, quelle che regolano le relazioni con i media, gli analisti finanziari, le agenzie di rating, gli investitori e le authority, attività riservate esclusivamente alle funzioni preposte all’interno della Compagnia”.
In Borsa il titolo sale: venerdì il piano Caltagirone
Sospendendolo, le Generali vorrebbero in sostanza blindare Cirinà precludendogli un ruolo attivo nella presentazione del piano industriale alternativo che la lista Caltagirone presenterà venerdì e nella campagna assembleare nella quale Cirinà si presenta come il vero anti-Donnet in vista dell’assemblea che si terrà il 29 aprile prossimo a Trieste e nella quale le due liste (oltre forse a quella di Assogestioni) si contenderanno in campo aperto i voti degli azionisti, e in particolare dei fondi istituzionali che hanno in umano circa il 30% del capitale.
Vedremo ora che cosa risponderà Cirinà ma è indubbio che, per quanto largamente attesa e prevedibile, la sospensione è destinata a inasprire le tensioni. Non sembra però averne fatto le spese il titolo di Generali che, in una seduta di Borsa improntata al ribasso, si è difeso bene guadagnando lo 0,30%.