Generali chiude i primi nove mesi del 2014 con un utile netto di 1,588 miliardi di euro, in linea con gli 1,591 miliardi registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. Lo ha comunicato questa mattina il gruppo, precisando che il risultato operativo ha fatto segnare un miglioramento del 12,8%, a 3,7 miliardi di euro, di cui 2,3 miliardi nel ramo Vita (+11%) e 1,48 miliardi nei rami Danni (+11,8%).
“Con la situazione dei conti ai primi nove mesi dell’anno, ci sentiamo nella posizione di rimuovere il vincolo del 40% del pay-out e ci attendiamo di poter pagare una cedola più alta agli azionisti“, ha annunciato il Cfo di Generali, Alberto Minali, in una conference call con le agenzie stampa. Oggi in apertura il titolo in Borsa di Generali cede mezzo punto percentuale, a 16,32 euro.
Sempre fra gennaio e settembre, i premi lordi complessivi sono risultati in crescita a 51,29 miliardi, di cui 35,7 miliardi nel Vita (+9,3%) e 15,6 miliardi nel danni (da 15,91 miliardi). La redditività tecnica nel comparto Danni ha fatto registrare un combined ratio al 93,6%, in miglioramento dal 95% al settembre 2013. A livello patrimoniale, Solvency 1 è al 160%, in progresso di 19 punti da fine 2013, incluso l’acquisto delle minorities di Gph. L’indice pro-forma si rafforza a 169% considerando la vendita di Bsi. Il patrimonio netto è in crescita del 14% a 22,5 miliardi.
Generali poi ha annunciato un’offerta di riacquisto su tre serie di titoli ibridi in circolazione, con prima data di call nel 2016 e 2017, emessi da Generali Finance Bv e garantiti da Assicurazioni Generali. L’obiettivo è di “ridurre il costo per interessi nel corso dei prossimi anni e ottimizzare la struttura del patrimonio di vigilanza”, si legge nel comunicato.
Per finanziare l’offerta – che terminerà il 13 novembre e si attende fornirà liquidità agli attuali investitori dei titoli – il gruppo ha inoltre intenzione di emettere titoli perpetui a tasso fisso/variabile denominati in euro garantiti da Assicurazioni Generali ai sensi del proprio Euro Medium Term Note Programme da offrire a investitori qualificati.
L’offerta di riacquisto riguarda due titoli denominati in euro del valore nominale rispettivamente di 1,275 e 1,250 miliardi di euro e uno da 700 milioni di sterline.
Quanto alle partecipazioni, Minali ha detto che Generali si attende di poter ricevere nel mese di febbraio 2015 il via libera dalle Authority di Argentina e Brasile allo scioglimento di Telco, holding che detiene la maggioranza di Telecom Italia. Il Cfo di Generali ha aggiunto poi che “non ci sono modifiche nella partecipazione in Rcs né nella partecipazione in Mediobanca“.