Nel primo trimestre di quest’anno le Assicurazioni Generali, hanno registrato un utile netto normalizzato in crescita del 49,7% a 1,23 miliardi rispetto agli 821 milioni di euro contabilizzati nei primi tre mesi dell’anno precedente. Lo dice una nota del gruppo al termine della riunione del cda riunitosi sotto la presidenza di Andrea Sironi che ha confermato gli obiettivi strategici e finanziari per il 2023 e la politica dei dividendi per il triennio 2022-2024, mentre non ci sono state svalutazioni legate alla Russia. A piazza Affari il titolo quota alle prime battute in rialzo dello 0,53% a 17,97 euro.
Confermati gli obiettivi con 5,2/5,6 miliardi di dividendi
In particolare Generali ha confermato l’obiettivo di una crescita annua composta 2021-2024 degli utili per azione tra il 6% e l’8%. Inoltre, il management ha confermato l’indicazione di generare flussi di cassa netti disponibili nel periodo 2022-2024 superiori a 8,5 miliardi di euro e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel triennio 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi. “Grazie ai risultati trimestrali in crescita forte e profittevole, Generali si conferma in linea per raggiungere con successo gli obiettivi della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ “ ha detto il CFO di Generali, Cristiano Borean.
Il risultato netto migliora a 1,2 miliardi
Il Leone di Trieste spiega in una nota che il buon risultato è stato raggiunto grazie al “beneficio di fonti di utile diversificate”, all’utile non ricorrente relativo alla cessione di un complesso immobiliare londinese (per 193 milioni al netto delle imposte), all’impatto delle svalutazioni per 96 milioni sui titoli a reddito fisso russi registrati nel primo trimestre dello scorso anno. Il risultato netto migliora a 1,2 miliardi dopo i 481 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Il risultato operativo cresce del 22,1% trainato dal ramo Danni
In aumento anche il risultato operativo, che si è attestato a 1,82 miliardi di euro, rispetto agli 1,49 miliardi ottenuti nel primo trimestre 2022, (+22,1%) grazie soprattutto al contributo del ramo Danni in aumento a del 74,6% a 847 milioni. Il ramo Vita ha visto un risultato operativo Vita di 924 milioni (+1,0%) e il New Business Margin è ammonta a 5,72% (+0,32 p.p.). “La performance del segmento Danni riflette il nostro impegno a mantenere l’eccellenza tecnica, mentre nel segmento Vita, nonostante il contesto complesso, prosegue il ribilanciamento del nostro mix produttivo verso le linee di business più profittevoli” ha detto ancora Borean.
I premi lordi complessivi sono saliti dell’1,3% a 22,16 miliardi di euro, con il ramo Danni in crescita del 10,1%, mentre la raccolta netta Vita registra un calo di 190 milioni. La raccolta netta positiva delle linee unit-linked e puro rischio e malattia compensa in parte i deflussi netti dalla linea risparmio, in coerenza con la strategia del Gruppo di riposizionamento del proprio portafoglio, e riflettendo anche, in particolare, le dinamiche osservate nel canale bancario in Italia e in Francia.
Per il 2023 Generali conferma e prosegue con la strategia di “ribilanciamento del portafoglio Vita per aumentare ulteriormente la redditività, con un’allocazione più efficiente del capitale” dice la nota. “Nel Danni, l’obiettivo di Generali è di massimizzare la crescita profittevole e, parallelamente, di rafforzarsi nei mercati ad alto potenziale di crescita, ampliando la propria presenza e offerta”
Borean: confermata la posizione di capitale estermamente solida
Il Combined Ratio si è attestato al 90,7%. A fine marzo 2023 il patrimonio netto di Generali ammontava a 28 miliardi di euro, in crescita del 3,6% rispetto al dato di inizio anno di 27,06 miliardi.
A fine marzo il Solvency Ratio era pari al 227%, in aumento rispetto al 221% di inizio anno. Generali ha spiegato che il miglioramento riflette principalmente il forte contributo della generazione di capitale normalizzata che, assieme all’impatto positivo delle varianze di mercato (in particolare il restringimento degli spread sui titoli governativi, il recupero dei mercati azionari e la ridotta volatilità), ha più che compensato gli impatti derivanti dall’accantonamento del dividendo di periodo e dal buyback legato al piano di incentivazione di lungo termine della compagnia.
“Il Gruppo conferma inoltre la sua posizione di capitale estremamente solida, grazie alla forte generazione organica di capitale. Per la prima volta presentiamo i nostri risultati secondo i nuovi principi contabili, che ci consentono di migliorare significativamente la visibilità e la prevedibilità delle fonti di utile, oltre a fornire una migliore rappresentazione del valore intrinseco del nostro business Vita” aggiunge Borean.
In calo il segmento Asset & Wealth Managemen
La compagnia triestina dice che nel segmento Asset & Wealth Management continueranno a essere implementate le attività individuate nel piano strategico del Gruppo, con l’obiettivo di ampliare il catalogo prodotti e di potenziare le competenze distributive.
Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management si è attestato a 233 milioni in calo del 10,0%. Nel dettaglio, il risultato operativo delle attività di Asset Management è pari a 123 milioni (-28,9%), il che riflette sia la riduzione delle commissioni ricorrenti a 206 milioni (-5,2%), per effetto degli andamenti di mercato sugli Asset Under Management nel 2022, sia l’assenza di commissioni di performance non ricorrenti pari a 38 milioni nel primo trimestre 2022, dice Generali. Gli Asset Under Management complessivi si attestavano a 631,3 miliardi di euro, registrando un aumento del 2,6% rispetto al 31 dicembre 2022, riflettendo l’effetto di mercato positivo sulle principali asset class. Le commissioni di transazione derivanti da investimenti in real estate e infrastrutture si attestano a 16 milioni nel primo trimestre. I costi operativi sono invece aumentati 120 milioni (+14,2%), riflettendo anche “il lancio di iniziative volte all’ottimizzazione della macchina operativa”.
Banca Generali: risultato operativo a +27,4%
Il risultato operativo del gruppo Banca Generali è cresciuto del 27,4% a 110 milioni “grazie alla diversificazione del business, che ha permesso di cogliere le opportunità che sono emerse sui mercati nel corso del primo trimestre” dice la nota. “La performance è stata supportata anche dal miglioramento del margine d’interesse netto e da una disciplinata gestione dei costi”. La raccolta netta complessiva di Banca Generali a fine marzo si attesta a 1,5 miliardi, confermando un andamento commerciale solido a livello di volumi.