Generali promette più dividendi, lo stop alle svalutazioni e si prepara al nuovo piano industriale del 27 maggio che chiuderà la fase di ristrutturazione avviata tre anni fa con l’arrivo del Ceo Mario Greco.
Ecco in sintesi i risultati dell’assemblea di Trieste, in attesa delle rilfessioni della compagnia sul voto multiplo (su cui si sono dichiarati favorevoli soci storici come Francesco Caltagirone) per aumentare il potere di voto per i soci che abbiano continuativamente le azioni per due anni. Una novità, questa, che se adottata avrebbe un significato rilevante per una compagnia la cui compagine azionaria è destinata a cambiare i suoi equilibri nei prossimi anni: il socio principale Mediobanca cederà un 3% scendendo a circa il 10% a fronte di un peso crescente di investitori istituzionali esteri (quest’anno presenti in assemblea con il 20,97% dal 15,28% del 2014) tra cui spiccano BlackRock (2,61%) e People’s Bank of China (2,01%).
La compagnia, intanto, si prepara al nuovo piano che sposterà l’attenzione sul business e sugli aspetti finanziari. “Non vendiamo e non compriamo nulla”, ha sottolineato Greco, sottolineando che il 90% del fatturato arriva dall’Europa che quindi resta il focus della compagnia. Si guarda comunque con attenzione alla Cina “dove faremo investimenti” e “si sta investendo in Indonesia dove siamo i terzi operatori occidentali”.