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Generali, la sfida: Del Vecchio e Crt con la lista Caltagirone, Assogestioni presenta la terza lista

FIRSTonline

Come era prevedibile, Leonardo Del Vecchio e la Cassa di risparmio di Torino hanno sciolto le riserve e annunciato di schierarsi a favore della lista Caltagirone, che nell’assemblea delle Generali del 29 aprile contenderà la guida della compagnia assicurativa alla lista guidata dall’attuale Ceo, Philippe Donnet, e sostenuta principalmente da Mediobanca. I tre soci, inizialmente uniti da un patto di consultazione poi sciolto, mettono insieme il 22% circa del capitale e formano un blocco in grado di pareggiare quello di Mediobanca, anche se i veri arbitri della sfida assembleare delle Generali saranno i fondi istituzionali, che hanno in mano il 30% circa del capitale.

Del Vecchio promuove la lista e la strategia di Caltagirone

Ieri Del Vecchio ha definito “altamente competente e ben bilanciata” la lista presentata nei giorni scorsi da Caltagirone, che offre, sempre secondo il patron di Luxottica, “una visione imprenditoriale di lungo termine, che non cerca solo dividendi ma guarda anche ai bisogni di crescita della compagnia”. Molti apprezzamenti da Del Vecchio anche per Luciano Cirinà, candidato da Caltagirone a Ad e appena licenziato dalle Generali, dove è stato stretto collaboratore di Donnet fino a pochi giorni fa, “per violazioni degli obblighi di lealtà e di altri obblighi contrattuali”.

L’economista Perotti nella lista presentata da Assogestioni

Tra la lista del cda, capeggiata da Donnet, e la lista Caltagirone che candida Claudio Costamagna presidente e Cirinà come Ad, sarà dunque caccia all’ultimo voto e battaglia aperta in vista dell’attesissima assemblea di fine aprile che dovrà decidere a chi affidare la guida della compagnia triestina per i prossimi anni e che, verosimilmente, prelude alla successiva resa dei conti in Mediobanca.

Ieri, intanto, è stata presentata la terza lista, quella di Assogestioni (la Confindustria del risparmio gestito), che comprende quattro candidati indipendenti, tra cui l’economista bocconiano Roberto Perotti, che è già nel cda di Generali. Per assicurarsi almeno un posto nel prossimo Consiglio, la lista dovrà però raccogliere il consenso del 5% del capitale.

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Categories: Finanza e Mercati