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Generali, la semestrale piace al mercato. Greco: “Ottimismo anche per la fine dell’anno”

Le Assicurazioni Generali salgono in Borsa alla fine della mattinata del 2,22%. In avvio il titolo aveva messo a segno un rialzo di oltre il 3% sulla scia di risultati semestrali migliori delle attese. Il gruppo triestino ha archiviato nel semestre un utile operativo in crescita dell’11,3% a 2,8 miliardi, ai massimi degli ultimi otto anni, e profitti in progresso del 21,6% a 1,3 miliardi.

A dare fuoco agli acquisti in Borsa anche le positive prospettive sull’intero 2015 nelle parole del group ceo Mario Greco. “I risultati del semestre ci danno ottimismo anche per la fine dell’anno – ha detto Greco durante una conference call con le agenzie di stampa – Pensiamo di poter arrivare a fine 2015 con un aumento dell’utile netto anche superiore a quello fatto registrare finora e crediamo che sia fatturato che redditività operativa manterranno queste crescite”. Non c’è una guidance sull’utile dell’anno anche se Greco ha ricordato che “per come è fatto il nostro bilancio, il secondo semestre è sempre più leggero del primo in cui facciamo più utili. Per cui non è corretto moltiplicare per due i risultati del primo. Ci sono motivi tecnici”. Nessuna indicazione, infine, sul dividendo: “è ancora troppo presto”. Il piano strategico 2015-2018 presentato lo scorso maggio a Londra prevede una crescita del 50% della generazione di cassa media annua e la distribuzione di più di 5 miliardi di dividendi nei prossimi 4 anni.

GLI INVESTITORI RAZIONALI
COMPRERANNO IL TITOLO

Il titolo quota al momento attorno ai 17,99 euro cercando di risalire verso quota 20 euro, soglia sotto la quale il titolo ha continuato a viaggiare negli ultimi cinque anni dopo il tracollo della crisi finanziaria del 2008. “Il titolo Generali “si muoverà” man mano che saranno evidenti i risultati ottenuti con il nuovo piano, ha rilevato Greco nel corso della conference call spiegando che “il titolo segue le decisioni degli investitori, quindi credo nella razionalità degli investitori”. “Vedendo i nostri risultati, trimestre dopo trimestre e vedendo che realizziamo i piani e come si è visto con il precedente piano in cui abbiamo raggiunto tutti i target e un anno prima del dovuto – ha aggiunto – penso che gli investitori torneranno sul titolo e il titolo si muoverà. Noi veniamo da periodo di incertezza su cosa avremmo fatto, abbiamo presentato la strategia un mese e mezzo fa. C’era attesa. Con questi risultati cominciano a far vedere lo sviluppo della strategia e mi aspetto che gli investitori razionalmente seguiranno questi risultati”.

M&A, NO GRAZIE

Insomma, lo sprint del titolo arriverà dall’esecuzione del piano e non da scintille di M&A che stanno ravvivando negli ultimi tempi il panorama degli investitori. Ancora una volta Greco ha infatti spento le attese su possibili operazioni straordinarie. “In questo momento non vediamo per Generali l’opportunità o l’interesse a guardare ad acquisizioni – ha detto – Non abbiamo bisogno di comprare società. Pensiamo di essere posizionati bene per il raggiungimento degli obiettivi strategici annunciati a maggio”. Commentando in generale l’attività di M&A sul mercato assicurativo e riassicurativo, Greco ha osservato che “in questo momento c’è tantissima liquidità sul mercato, quindi è molto facile avere finanziamenti e tante società hanno difficoltà di crescita. Questo spiega alcune operazioni di M&A viste recentemente”. Sul dossier PartnerRe, il gruppo assicurativo Usa su cui ha messo gli occhi Exor, Greco non si è sbilanciato. “Non saprei cosa dire”, ha detto ribadendo che ” è abbastanza consueto che in momento in cui la liquidità è molto disponibile e costa poco, parta l’interessa di M&A”.

CINA, SCAMPATO PERICOLO
MA IL PROBLEMA E’ L’EUROPA

Sul fronte partecipazioni il ceo ha ricordato che Generali è uscito totalmente da Telecom e che in Rcs ha una quota molto piccola. In tema di partecipazioni il timing sembra poi essersi rivelato azzeccato sul fronte cinese. “Abbiamo venduto le azioni cinesi al momento giusto ed evitato il crollo. Siamo usciti dall’equity realizzando ottime plusvalenze – ha detto Greco – Come Generali non siamo preoccupati, però la Cina preoccupa in quanto è un gigantesco mercato di investimento. Deve rafforzarsi. Speriamo che quello in atto sia un passaggio di sviluppo e speriamo che arrivi più stabilità”.

E la Grecia? “Di per sé la Grecia non è una preoccupazione finanziaria rilevante per noi o per nessun operatore del mercato”, ha detto Greco sottolineando che “è un problema molto piccolo per l’Europa. Preoccupa di più l’indecisione nella gestione degli affari europei e la mancanza di chiarezza su come si muove l’Europa di fronte a problemi di questo tipo”. Non c’è però una guidance sull’utile dell’anno anche se Greco ha ricordato che “per come è fatto il nostro bilancio, il secondo semestre è sempre più leggero del primo in cui facciamo più utili. Per cui non è corretto moltiplicare per due i risultati del primo. Ci sono motivi tecnici”. Nessuna indicazione, infine, sul dividendo: “è ancora troppo presto”. Il piano strategico 2015-2018 presentato lo scorso maggio a Londra prevede una crescita del 50% della generazione di cassa media annua e la distribuzione di più di 5 miliardi di dividendi nei prossimi 4 anni.

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