Generali Italia archivia il bilancio 2017 con un utile netto di 595,3 milioni di euro, contro i 587 milioni dell’anno precedente. La compagnia stacca un maxi dividendo da un miliardo a favore della casa madre, prelevando 500 milioni dalla riserva “sovrapprezzo di emissioni”.
Secondo l’agenzia Radiocor, l’operazione ha ricevuto il via libera dell’Ivass ed è stata formalizzata nelle scorse settimane, ricalcando – seppur con importi diversi – quando accaduto negli anni scorsi. Il dividendo di Generali Italia, infatti, è uno dei principali flussi di cassa netti ai quali la holding attinge per remunerare a sua volta direttamente gli azionisti.
Lo scorso aprile, nel corso dell’assemblea di bilancio, il Ceo del gruppo Generali Philippe Donnet aveva confermato l’obiettivo di dividendi per oltre 5 miliardi nell’arco del piano industriale 2015-2018. Proprio ieri cadeva la data stabilita per lo stacco della cedola del Leone, pari a 0,85 euro per azione.
Rispetto al bilancio 2015-2016, ciò che emerge in modo più evidente è l’aumento nell’utilizzo delle riserve da parte di Generali Italia. Nel 2015 la compagnia aveva infatti staccato una cedola da 900 milioni, di cui 776 milioni di utile netto (realizzato nel 2014) e 124 milioni attinti dalle riserve. Nel 2016, il dividendo è rimasto stabile e le riserve usate non sono andate oltre i 135 milioni (i profitti dell’anno precedente erano pari a 765 milioni).
Il cambio di rotta è arrivato nel 2017, quando la cedola è salita a un miliardo con utilizzo di riserve per 412 milioni, perché gli utili 2016 erano scesi a 587 milioni. Infine, come detto, quest’anno la cedola è stata confermata a un miliardo, di cui la metà proveniente dalle riserve. Nel dettaglio, l’utile 2017 di Generali Italia è stato pari a 595,3 milioni ma 500 milioni sono stati destinati alla holding come cedola e 95,3 milioni a riserva straordinaria.