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Generali, in cda il duello sul piano Donnet

Imagoeconomica

Il Toro rallenta la corsa in attesa delle decisioni dei banchieri della Fed, in conclave tra poche ore per mettere a punto la prima risposta all’inflazione. In realtà, le scelte di Jerome Powell e soci sono state già ampiamente anticipate: Goldman Sachs prevede un’accelerazione nel programma di riduzione degli acquisti; la squadra degli economisti guidata da Jan Hatzius si aspetta un taglio di 30 miliardi di dollari al mese e la scomparsa dell’aggettivo “transitorio” associato all’inflazione nel comunicato post riunione. Goldman prevede in tutto tre rialzi dei tassi nel 2022 e altri due nel 2023. L’inflazione a quel punto dovrebbe tornare giù, così come la crescita.

PUTIN E LA NATO AI FERRI CORTI, VOLANO I PREZZI

Per ora, ad alzare la temperatura sulla corsa dei prezzi ci pensa il latente conflitto in Ucraina, che fa salire il gas. Ieri il prezzo di riferimento al nodo olandese è salito del 9,4%, a 115 euro/Megawattora. Intanto, si fa sempre più pressante la determinazione della Russia ad avere dalla Nato la garanzia che ogni ulteriore espansione a Est verrà bloccata. Sergej Rjabkov, il viceministro degli Esteri ha detto ieri in un’intervista che Mosca sarà costretta a schierare nella Russia europea missili nucleari a raggio intermedio. Il neoministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, replica confermando che, per ora, il gasdotto North Stream resterà chiuso.

HONG KONG, PIÙ VICINO IL DEFAULT DI EVERGRANDE

Tutte giù stamattina le borse dell’Asia, nella scia di Wall Street. L’indice Hang Seng di Hong Kong è in calo dell’1,5%. Soffre ancora il settore immobiliare. Evergrande perde il 7%, a 1,59 dollari di Hong Kong, nuovo minimo storico. Lo sviluppatore Shimao perde l’11%: JP Morgan ha tagliato il giudizio a Underweight. Nel report si parla della possibilità che lo sviluppatore immobiliare sia costretto ad affrontare problemi di liquidità.

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde lo 0,4%. Domani notte saranno comunicati i dati sui consumi, sulla produzione industriale e sugli investimenti in Cina.

Nikkei di Tokyo -0,8%. Kospi di Seul -0,5%. BSE Sensex di Mumbai -0,7%. Sulla parità il mercato azionario dell’Australia.

APPLE VIAGGIA VERSO I 3MILA MILIARDI DI VALORE

In frenata Wall Street: Dow Jones -0,89%, S&P -0,91%. Il Nasdaq cede l’1,37%. I future di Wall Street sono quasi piatti. Sotto i riflettori Apple. La Mela, promossa da JP Morgan, potrebbe dare la scalata a un nuovo record: essere la prima società a varcare la soglia dei 3mila miliardi di valore.

SEX AND THE CITY: RESUSCITA LA VITTIMA DELLA CYCLETTE

Recupera Peloton (+2,5%). Il titolo della società delle attrezzature per il tempo libero era crollato dopo che nella nuova serie di “Sex and the City” uno dei protagonisti motiva per infarto causa lo sforzo sulla cyclette. Nel corso del fine settimana è stato realizzato e lanciato su tutte le reti nazionali uno spot in cui l’attore Chris Noth, redivivo, spiega i benefici della fitness.

In attesa della Fed, il Treasury Note a dieci anni tratta a 1,42%, da 1,49% di ieri. Il dollaro si apprezza e il cross euro dollaro scende a 1,127. Secondo giorno consecutivo di ribasso del petrolio: il WTI perde lo 0,5%.

EUROPA IN FRENATA, PESA IL PAZIENTE INGLESE

Affrettatevi, il grande show delle banche centrali sta per cominciare. Domani, a inaugurare la quattro giorni in cui si pronunceranno sui tassi ben 17 banche centrali (tra cui otto di Paesi del G20), inizierà il vertice della Federal Reserve, quasi certamente orientato ad accelerare i tempi del taglio degli stimoli elargiti con generosità per contrastare la pandemia. I mercati europei si sono allineati nel finale al clima di cauta attesa. Un po’ perché le previsioni Opec sui consumi hanno raffreddato l’atmosfera, un po’ perché risale l’attenzione sul virus, specie nel Regno Unito, dove l’aumento dei contagi sembra inversamente proporzionale alla stima riscossa dall’inquilino di Downing Street: ieri Boris Johnson ha avvertito che, per proteggere la salute pubblica, ogni tipo di misura preventiva al contagio sarà presa in considerazione. In passato, il premier aveva affermato di non voler considerare il ritorno al lockdown prima di Natale, ma in Gran Bretagna la variante Omicron galoppa: ieri è stato registrato il primo decesso.

BLACKROCK: ALLA LARGA DALLE OBBLIGAZIONI UE

Blackrock ha rivisto al ribasso la sua esposizione ai titoli di Stato europei e ha espresso la propria preferenza per l’azionario rispetto al reddito fisso per l’anno prossimo, mentre l’inflazione si attesterà oltre i livelli pre-pandemia. I rendimenti saliranno, secondo il colosso del gestito, ma non ci sarà alcun cambiamento significativo nella politica monetaria per diversi anni a venire. “Vediamo l’inflazione attestarsi oltre i livelli pre-Covid: conviveremo con l’inflazione”, ha detto Philipp Hildebrand, vicepresidente di BlackRock in una nota ai clienti.

BTP A 0,93%, OGGI IL 3 ANNI ALL’ASTA

Tengono le posizioni in Btp decennali in attesa delle parole di Christine Lagarde, che giovedì dovrà trarre le conclusioni di una riunione della Bce che si annuncia contrastata. Probabile l’annuncio della fine degli acquisti nell’ambito del piano Pepp: la partita si sposta sugli interventi sostitutivi a sostegno di Grecia e degli altri titoli periferici.

Il decennale ha scambiato a 0,93% (contro 0,96% di venerdì): fermo lo spread a 130 punti. Secondo l’ultimo sondaggio Reuters, dopo la chiusura del programma Pepp a fine marzo, gli acquisti Bce di asset sul mercato procederanno a ritmo dimezzato rispetto a oggi: si passerà da una media di 80 miliardi di euro (60 di Pepp e 20 di Qe) a 40 di soli Qe.

Oggi il Tesoro collocherà 3,5 miliardi del nuovo 3 anni. L’emissione dovrebbe registrare tassi in rialzo, ma non riservare problemi grazie anche all’importo esiguo offerto. Piazza Affari ieri ha perso lo 0,64%, a 26.5551 punti base.

MIRACOLO: ASSIEME ALL’OCCUPAZIONE SALE LA PRODUTTIVITÀ

Il rapporto Istat sul mercato del lavoro nel terzo trimestre 2021 segna un aumento degli occupati a termine del 2,3% rispetto al trimestre precedente e del 13,1% sullo stesso periodo del 2020. Il tasso di occupazione nella fascia di età 15-64 anni sale al 58,4%, quello di disoccupazione scende al 9,2%.

L’Istat evidenzia come nel 2020 la produttività del lavoro sia “aumentata dell’1,3% in un solo anno”, come risultato di un calo delle ore lavorate più intenso di quello del valore aggiunto. Smartworking e digitale tra i fattori dell’incremento

Sono negative Parigi (-0,7%), Amsterdam (-0,64%) e Madrid (-0,44%). Piatta Francoforte. La maglia nera spetta a Londra (-0,83%), allarmata dalla pandemia.

Boris Johnson parla di “marea” in arrivo riferendosi alla variante Omicron del coronavirus. Nella capitale britannica, il 40% dei casi di Covid è già da attribuirsi alla mutazione sudafricana e, secondo il premier, bisogna mettere da parte l’idea che Omicron sia una variante meno severa delle altre.

CARREFOUR (+2,5%) FA DI NUOVO ROTTA SU AUCHAN

Per ora la business community europea è più sensibile alla ripresa dell’interesse per Carrefour (+2,50%) dopo la ripresa delle trattative per l’integrazione con Auchan. Jefferies ha alzato il consiglio a buy.

In tensione Norsk Hydro (+4,6%) dopo l’aumento di utili e dividendi. Vifor pharma (+17,1%), dopo che il colosso biofarmaceutico australiano CSL ha confermato di essere.

In colloqui per acquisire la casa farmaceutica svizzera in un’operazione che secondo i media vale 7,2 miliardi di dollari.

TELECOM CORRE, POI FRENA IN ATTESA DI KKR

Giornata sulle montagne russe per Telecom Italia (+0,16%, le risparmio -0,91%): in forte rialzo nella prima parte della seduta, poi in frenata nell’attesa che trovino riscontro le indiscrezioni per cui KKR sarebbe pronta a lanciare l’Opa anche se il cda rifiutasse la due diligence.

Debole Italgas (-0,59%) in recupero dalla discesa della mattina provocato dal disastro di Ravanusa.

RALLENTA UNICREDIT. DAI BROKER PIOGGIA DI BUY

Cambia rotta anche Unicredit (-0,7%), vittima di prese di beneficio dopo il forte rialzo delle azioni innescato dalla presentazione del piano al 2024 la scorsa settimana, che ha colpito in positivo gli investitori per i target di redditività e ridistribuzione del capitale, superiori alle attese. Orcel si è detto contrario all’integrazione banca/assicurazione.

Diversi broker hanno alzato i target price sul titolo: Citigroup a 15,7 euro (da 14,1), Credit Suisse a 15,1 euro (da 13,8), Ubs a 19,5 (da 14,7). Independent Research ha rivisto al rialzo il giudizio a “Buy” da “Hold” con un prezzo obiettivo di 15 euro rispetto ai 12 euro precedenti.

Tra gli altri bancari prevalgono le vendite, ribaltando l’andamento della prima parte della giornata, con Bper e Intesa sotto dello 0,4%: Banco Bpm sale invece dello 0,5%. A domanda Orcel ha risposto: “Su Bpm tutto è possibile, niente è possibile”.

CORRE BANCA GENERALI, FITCH PROMUOVE IL LEONE

Sopra la parità Banca Generali (+0,6%). Intesa Sanpaolo ha alzato il prezzo obiettivo del titolo da 38,3 a 42,7 euro, confermando il rating add. “La forte raccolta netta di novembre e i solidi risultati dei nove mesi, che evidenziano un miglioramento del margine delle commissioni di gestione, supportano la nostra visione positiva sul titolo”, hanno sottolineato gli analisti.

Generali è piatta, nonostante Fitch abbia alzato il rating sulla solidità finanziaria della compagnia triestina, portandolo da “A-” ad “A”, in seguito all’aggiornamento del rating sovrano dell’Italia, con prospettive positive per i prossimi trimestri. Oggi i duellanti si affronteranno nel consiglio che dovrà valutare il piano di crescita messo a punto da Philippe Donnet, che sarà illustrato al mercato di mattina.

Intanto Leonardo del Vecchio si rafforza nel Leone e, dopo nuovi acquisti, la sua partecipazione è al 6,3%. Con questi aggiornamenti il patto, che comprende anche Francesco Gaetano Caltagirone (ormai vicino all’8%) e Fondazione CrT, è al 15,58% contro il 17,22% del fronte Mediobanca, irrobustito, pare, dall’adesione da parte di Algebris.

GIÙ EXOR E STELLANTIS, A LEONARDO NON BASTA IL BUY DI EQUITA

Nell’indice principale, debole Exor (-2,5%), seguita da Leonardo (-1,8%), nonostante la conferma del rating buy da parte di Equita sim, dopo le indicazioni di stampa secondo cui Fincantieri starebbe preparando un’offerta non vincolante per Oto Melara e Wass intorno a 500 milioni.

Fra gli industriali, ripiega anche Stellantis, in calo dello 0,4% in un contesto dell’automotive europeo in rialzo dello 0,5%.

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BENE I PHARMA: RECORDATI +1,5%. DIASORIN VERSO L’INVESTOR DAY

Tra i titoli in terreno positivo Recordati (+1,5%), capofila dei pharma. Bene anche Diasorin in vista dell’investor day di venerdì.

Focus poi sul comparto oil e oil service: Tenaris -0,9%, Saipem -1,18%, Eni -1,52%. “L’impatto della variante Omicron del Covid-19 sui mercati petroliferi globali non sarà così sismico come inizialmente temuto, perché i Governi e le imprese sono ora più pronti ad affrontare il coronavirus”, ha affermato l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio.

AL VIA IN ROSSO LA DOPPIA MEDIAFOREUROPE

È partito il dual listing delle azioni MediaforEurope, ex Mediaset, con i titoli A e B che si muovono con un andamento volatile, vista la complessità dello schema adottato, l’unico di questo tipo al momento a Piazza Affari. Tutte le azioni esistenti della società media sono diventate azioni di categoria B e cedono il 9,1% a 1,26 euro. Le azioni A, assegnate ai titolari di azioni B diversi dalla capogruppo, sulla base di un rapporto alla pari, arretrano dell’1,8% a 1,08 euro.

SI RAFFORZA PIOVAN, ANCORA GIÙ JUVENTUS

Piovan, tra i leader europei delle barre d’ottone, avanza in asta di volatilità con un balzo del 22,9% dopo l’annuncio di un accordo per l’acquisto del 100% del capitale di Sewickley Capital, a sua volta proprietaria di Ipeg. La Juventus cede il 2,58%. Secondo il sorteggio, agli ottavi di Champions League i bianconeri dovranno affrontare il Villareal. In un primo tempo l’avversario doveva essere lo Sporting Lisbona, ma il sorteggio è stato annullato.

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