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Generali guadagna quasi il 7% dopo il balzo del risultato operativo (+7,9%). Dall’Awm il maggior contributo grazie a Banca Generali

Il 30 gennaio sarà alzato il velo sulla nuova strategia. Ma intanto il management ha confermato gli obiettivi strategici e finanziari per il 2024 e la politica dei dividendi per il triennio 2022-2024

Generali guadagna quasi il 7% dopo il balzo del risultato operativo (+7,9%). Dall’Awm il maggior contributo grazie a Banca Generali

Gli investitori hanno gradito i dati di Generali nei primi nove mesi e hanno spinto il titolo a Piazza Affari in rialzo di quasi il 5%. La compagnia assicurativa ha registrato un utile netto e un risultato operativo in crescita e ha confermato l’impegno a perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione: l’annuncio della nuova strategia verrà fatto il prossimo 30 gennaio. Per il momento il management ha confermato gli obiettivi strategici e finanziari per il 2024 e la politica dei dividendi per il triennio 2022-2024.

Premi lordi in crescita sia nel ramo Vita, sia nel ramo Danni

I premi lordi del gruppo sono cresciuti 18,1% nei nove mesi, raggiungendo 70,7 miliardi, grazie all’andamento positivo sia del ramo Vita sia del ramo Danni. Il primo, in particolare, ha registrato una raccolta netta Vita positiva di 6,8 miliardi, interamente concentrata nelle linee puro rischio e malattia e unit-linked, coerentemente con la strategia di gruppo.

In tarda mattinata il titolo a Piazza Affari quota 27,03 euro, in rialzo del 4,73%, dopo un massimo segnato a 27,27 euro. Il titolo ha guadagnato il 6,75% negli uilmi 5 giorni.

“Nel terzo trimestre del 2024 prosegue la forte crescita del risultato operativo di Generali, grazie al contributo di tutti i segmenti di business. Nel segmento Vita, il Gruppo ha confermato l’andamento molto positivo della raccolta netta del 2024. Inoltre, nonostante il significativo impatto delle catastrofi naturali, abbiamo ottenuto un’ulteriore crescita della redditività del segmento Danni” ha detto il Group Cfo di Generali, Cristiano Borean, commentando i dati dei primi nove mesi del colosso assicurato italiano.

Dall’Asset & Wealth Managment il maggior contributo, grazie a Banca Generali

Il risultato operativo è cresciuto del 7,9% a 5,398 miliardi, grazie al contributo positivo dei segmenti Vita, Danni e Asset & Wealth Management. Il primo ha mostrato una crescita dell’8,9% a 3,035 miliardi. L’indicatore del valore creato del “nuovo business” del segmento vita (NBV) è migliorato dell’1,8% a 1,755 miliardi. Anche il segmento Danni ha mostrato un risultato operativo in crescita: +2,5% a 2,21 miliardi. (+2,5%). Il Combined Ratio (dato all’incidenza sinistralità, loss ratio, e spese della gestione assicurativa, expense ratio) si attesta a 94,0% (-0,3 punti precentuali) con il Combined Ratio non attualizzato a 96,3% (-1,4 punti percentuali).

Ma il risultato operativo migliore viene dal segmento Asset & Wealth Management che registra una crescita del 20,1% a 837 milioni, grazie alla forte performance di Banca Generali e al risultato positivo dell’Asset Management, che beneficia del contributo di Conning Holdings Limited. Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività si attesta a -357 milioni (-281 milioni nei nove mesi 2023). Nel segmento Asset Management Generali continuerà ad attuare la propria strategia, con gli obiettivi di ampliare l’offerta prodotti, in particolare su real asset e private asset, di potenziare le competenze distributive e di estendere la presenza in nuovi mercati.

“Il segmento Asset & Wealth Management ha contribuito molto positivamente ai risultati, a ulteriore riprova della solidità del nostro modello di business” ha aggiunto Borean. “Grazie al nostro focus sulla diversificazione delle fonti di utile, stiamo realizzando con successo i nostri obiettivi in un contesto globale complesso e in continua evoluzione”.

Utile netto senza i fattori non ricorrenti cresce del 3,4%

L’utile netto normalizzato (al netto delle quote di minoranza) si attesta a 2,88 miliardi (in calo del 3,3% sui 2,979 miliardi nei nove mesi 2023). Tuttavia nella variazione rispetto l’anno precedente ha inciso una plusvalenza di natura non ricorrente (193 milioni al netto delle imposte) relativa alla cessione di un complesso immobiliare londinese nel primo trimestre 2023. Escludendo tale effetto, l’utile netto normalizzato sarebbe cresciuto del 3,4%. L’utile netto aumenta a 2,962 miliardi (+5% sui 2,822 miliardi dei nove mesi 2023), includendo la plusvalenza pari a 58 milioni derivante dalla cessione di Tua Assicurazioni registrata nel primo trimestre 2024.

Il prossimo 30 gennaio verrà presentata la nuova strategia

Guardando ai prossimi mesi, “siamo pienamente in linea per raggiungere con successo tutti gli obiettivi del piano “Lifetime Partner 24: Driving Growth” e continuiamo a lavorare sulla nuova strategia, che sarà presentata il prossimo 30 gennaio 2025” ha aggiunto Borean. In particolare il gruppo conferma l’impegno a perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione. L’obiettivo è raggiungere un tasso di crescita annuo composto dell’utile per azione compreso tra il 6% e l’8% nel periodo 2021-2024, generare flussi di cassa netti disponibili a livello della capogruppo, superiori a 8,5 miliardi nel periodo 2022-2024 e a distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 miliardi e 5,6 miliardi. Con il pagamento del dividendo 2023 il 22 maggio, il gruppo ha raggiunto i target di dividendi complessivi pari a 5,5 miliardi nel periodo 2022-2024.

Solvency Ratio a 209%

A fine settembre 2024 il Solvency Ratio (che rappresenta la visione regolamentare del capitale di gruppo e si basa sull’utilizzo del modello interno unicamente per le compagnie che hanno ottenuto la relativa approvazione da parte dell’Ivass, e sulla standard formula per le altre compagnie) era pari al 209%, rispetto al 220% di inizio anno. Generali ha segnalato che la generazione di capitale del periodo è stata più che compensata dall’impatto derivante dall’acquisizione di Liberty Seguros, dai cambi normativi, dalle variazioni non economiche e di mercato. Il consensus degli analisti indicava un Solvency Ratio del 210%.


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