Un modello fisico in grado di analizzare con grande precisione il comportamento delle faglie sismiche sulla base di dati geologici, sismologici e da satelliti di ultima generazione, oltre che sulla base di simulazioni condotte su calcolatori ad alte prestazioni. E’ questo l’obiettivo dell’innovativo accordo siglato oggi a Trieste tra il Gruppo Generali e l’ICTP, Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ONU) – la prima e più importante istituzione scientifica a livello globale nell’ ambito della ricerca e trasferimento delle conoscenze verso i paesi emergenti e in via di sviluppo, basata nel capoluogo giuliano, e operativa sotto l’egida del Governo Italiano, dell’IAEA e dell’Unesco – per supportare un progetto triennale di studio, analisi e prevenzione dei fenomeni sismici.
I dati raccolti e le simulazioni che gli scienziati dell’ICTP effettueranno su un sistema di faglie presenti nell’area situata a Nord-Est della penisola italiana, a cavallo tra il Friuli Venezia Giulia e l’Istria, serviranno alla validazione del modello e consentiranno la sua applicazione in altre aree del mondo esposte a rischio sismico, allo scopo di sviluppare una cultura scientifica di prevenzione e mitigare le conseguenze di tale rischio sul territorio. Per il Gruppo Generali il progetto sarà inoltre un’opportunità per valutare l’esposizione al rischio sismico nei Paesi in cui è presente e rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze specifiche della clientela di determinati territori. Il progetto di partnership, presentato oggi a Trieste, presso la sede del Gruppo Generali, alla presenza del Group Ceo Mario Greco e del Direttore dell’ICTP Fernando Quevedo, è tra i più significativi esempi di cooperazione in Italia tra un un gruppo assicurativo e un’Istituzione scientifica nello studio dei terremoti. Lo studio si concluderà nel 2018 con la presentazione dei risultati della ricerca.
Il Group Ceo di Generali Mario Greco ha commentato: “L’importanza e la peculiarità dell’accordo tra il nostro Gruppo assicurativo e l’ICTP risiedono nel mettere a fattor comune le rispettive competenze, creando le sinergie per sviluppare una migliore conoscenza del rischio sismico nelle aree esposte e produrre benefici da una maggiore diffusione della cultura della prevenzione. Studiare i terremoti e sviluppare modelli evolutivi è uno dei modi migliori per affrontare il problema dei grandi rischi globali ed è sicuramente il modo più giusto di pensare ai cittadini di domani, al loro benessere e alla loro protezione”. Il Direttore dell’ICTP Fernando Quevedo ha commentato: “Questo progetto ha per noi un indiscutibile valore scientifico e ci permette di ampliare la missione di supporto ai paesi in via di sviluppo. Inoltre, l’accordo tra due istituzioni leader a livello globale nei rispettivi campi della scienza e delle assicurazioni rappresenta un modello di collaborazione vincente per una società più preparata alle catastrofi naturali”.