Dalle dismissioni Generali prevede di incassare 4 miliardi di euro entro il 2015. Lo ha annunciato il Ceo del gruppo, Mario Greco, presentando a Londra il nuovo piano strategico. Tra le operazioni sono previste la vendita della controllata svizzera Bsi e la cessione delle attività di riassicurazione Vita negli Usa.
“Ci aspettiamo un beneficio complessivo dalle dismissioni di asset non core, comprese quelle già annunciate, così come altre possibili, di circa 4 miliardi sul capitale regolamentare entro fine 2015 – ha detto Greco -.Non vediamo alcun significativo ritardo nè sorpresa finora nel processo. Continueremo con il processo di vendita e rimaniamo fiduciosi che vedremo nel mercato buone soluzioni per gli asset che vogliamo vendere”.
Tuttavia, da Greco è arrivata anche una precisazione: “Non siamo ancora al punto in cui abbiamo offerte vincolanti – ha spiegato il Ceo -, vediamo e aspettiamo quali saranno gli esiti del processo. Come ho ripetuto molte volte, non siamo venditori per forza. Se considereremo che le offerte non sono abbastanza interessanti per noi faremo un passo indietro e considereremo opzioni alternative”.
Generali, inoltre, punta a ridurre il peso del proprio debito senior, superiore rispetto a quello dei concorrenti, e a diversificare le proprie fonti di finanziamento guardando anche al mercato retail (oltre che all’istituzionale) e al mercato delle emissioni in dollari Usa e in valuta di Singapore (oltre che in euro e sterline). I proventi derivanti dalle dismissioni “potrebbero essere parzialmente impiegati per ripagare il debito”, fanno sapere dalla società.
Le notizie arrivate dal piano strategico non sembrano gradite ai mercati. A fine mattinata, il titolo in Borsa di Generali lascia sul campo l’1,8%.