Generali punta a dividendi cumulati sopra i 5 miliardi entro il 2018. E’ questo uno dei principali target del nuovo piano triennale delle Generali, reso noto questa mattina dalla compagnia triestina di assicurazioni che nei prossimi quattro anni prevede un maggior focus sulla generazione di cassa con più di 7 miliardi di free cash flow totale, ulteriori risparmi per 0,5 miliardi di euro entro il 2018 in aggiunta al miliardo previsto al 2016. Nel piano sono previsti inoltre investimenti totali per 1,25 miliardi destinati a tecnologia, strumenti di data analytics e piattaforme più flessibili.
Numeri che fanno riferimento a un perimetro di gruppo ben definito: l’ad Mario Greco è tornato ad escludere una crescita tramite acquisizioni. “Questa strategia è a perimetro definito. Il piano non considera acquisizioni, non ne faremo. Abbiamo tutto quello che serve”, ha detto l’ad presentando il piano durante una conference call con le agenzie di stampa.
Greco, arrivato in sella al Leone nell’estate 2012, ha avviato un riassetto organizzativo e industriale del gruppo centrando i piani del primo piano industriale, al 2015, con un anno di anticipo e preannunciando un nuovo piano “di discontinuità” per i prossimi tre anni che viene presentato oggi, da Londra, alla comunità finanziaria. Il piano prevede, in particolare, un nuova strategia per “diventare leader del retail assicurativo in Europa” attraverso tre direttrici principali:
1. Una profonda trasformazione del modello di business per aumentare la fidelizzazione della clientela;
2. l’introduzione della figura di Chief Data Officer per integrare strumenti di data analytics nello sviluppo di processi e prodotti;
3. investimenti per 1,25 miliardi totali grazie a risparmi di costo e riallocazione di budget per supportare la strategia e l’innovazione basata su strumenti di data analytics e tecnologia.
IL NUOVO MODELLO DI BUSINESS
“La nostra strategia – ha detto Greco – definisce un modello di business completamente nuovo per Generali e per il settore assicurativo basato sul servizio al consumatore e la fidelizzazione dei clienti sugli strumenti di data analytics, su un intenso uso della tecnologia e su un’eccellente generazione di cassa. L’obiettivo è di differenziarci dalla concorrenza e affrontare le sfide emergenti del settore assicurativo facendo di Generali il leader dell’assicurazione retail in Europa.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo faremo leva sui nostri punti di forza rappresentati da un’ampia base clienti in Europa, una delle maggiori reti di agenti del mondo e capacità tecniche tra le più elevate del mercato. Inoltre, saremo in grado di agire con rapidità e con la sicurezza che ci deriva dall’aver completato con successo, in anticipo di un anno, la strategia di turnaround che abbiamo lanciato nel 2013.”
Nella nota Generali nella nota rileva che “ha individuato diverse leve di generazione di valore per raggiungere i suoi target finanziari”. Tra questi, ci sono nuovi servizi a valore aggiunto da integrare nell’offerta di prodotti, opportunità di business attraverso nuove partnership e l’uso di strumenti di data analytics per definire una migliore tariffazione. “Tali azioni – spiega il gruppo – produrranno benefici sugli utili e sulla fidelizzazione dei clienti con riflessi positivi su: redditività dei clienti attualmente in portafoglio, minori costi di acquisizione, opportunità di cross e up-selling e una più efficiente capacità sottoscrittiva”.
In generale, il Gruppo sposterà il suo focus da prodotti tradizionali basati su rendimenti garantiti a un’offerta innovativa basata sulle commissioni, che consiste in prodotti di protezione, strumenti Unit-Linked e prodotti ibridi che forniscono più elevati margini e maggior valore sia per i clienti che per la società. Infine, Generali lavorerà per ottimizzare la redditività dell’attuale portafoglio assicurativo.
Sul fronte degli indici di solidità, la nota sul piano strategico indica che l’indice pro-forma di Economic Solvency di Generali, “calcolato sulla base del modello interno, in linea con i principi di Solvency 2”, a fine 2014 era pari al 186%. Il gruppo sottolinea che sta “portando avanti il processo applicativo nei tempi previsti al fine di ottenere l’approvazione da parte delle autorità competenti all’uso del modello interno” per Solvency 2 che entrerà in vigore il primo gennaio 2016.