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Generali apre alla comunità l’Oasi Gregorina affiliata al Wwf: un rifugio naturale e agricolo per la comunità

L’Oasi aprirà le sue porte al pubblico con visite dedicate alle scuole e alle realtà del Terzo Settore del territorio, nonché ai dipendenti di Generali, nelle giornate del 4, 9 e 11 maggio. Il completamento del progetto è previsto entro la primavera del 2025

Generali apre alla comunità l’Oasi Gregorina affiliata al Wwf: un rifugio naturale e agricolo per la comunità

L’Oasi Gregorina, un paradiso verde nel cuore della Romagna, è il risultato di una collaborazione tra Generali Assicurazioni e il Wwf e si estende su una superficie di 25 ettari nel territorio comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole, a pochi passi dalla città di Forlì. L’obiettivo principale dell’Oasi Gregorina è quello di creare un’area naturale e agricola in grado di soddisfare le esigenze della comunità locale, nonché di accogliere i futuri visitatori della zona. Questo include non solo coloro che desiderano esplorare il centro storico, ma anche chi intende godere delle rinomate strutture termali della regione.

Prevista per essere completata entro la primavera del 2025, l’Oasi Gregorina offre un’opportunità di armonizzare la conservazione ambientale con le attività agricole e turistiche. Nonostante sia ancora in fase di realizzazione, l’Oasi è già pronta ad accogliere visite guidate tra il 4 e l’11 maggio per scuole, organizzazioni del terzo settore, dipendenti Generali e visitatori esterni su prenotazione.

La presentazione ufficiale dell’Oasi è avvenuta il 22 aprile a Roma, nell’ambito del progetto Generali Act4Green, che si propone di piantare un milione di alberi entro l’anno successivo. Durante l’evento, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza dell’apicoltura nell’area.

L’Oasi Gregorina

La progettazione dell’Oasi Gregorina prevede la creazione di diversi habitat, tra cui un prato mellifero dedicato all’allevamento di api e alla produzione di miele, un vigneto per la coltivazione del rinomato Sangiovese di Romagna, una food forest con alberi da frutto e un bosco “sociale” con anfiteatro per eventi culturali e ludici. Questo progetto si svilupperà all’interno della Tenuta Gregorina, di proprietà del gruppo Leone Alato, holding agroalimentare di Generali, che sarà restituita alla comunità una volta completato.

Il coinvolgimento dei giovani nella vita pubblica è una caratteristica distintiva del comune, che vanta un Consiglio comunale dei ragazzi coinvolto nella progettazione dell’Oasi Gregorina. Il sindaco Billi auspica che l’area diventi un polo turistico, arricchendo ulteriormente l’offerta della zona. In attesa dell’apertura, Generali ha offerto una visita virtuale dell’Oasi Gregorina durante il lancio del progetto, permettendo ai partecipanti di esplorare la riserva attraverso visori di realtà aumentata e di conoscere le future infrastrutture, promettendo materiali e tecniche eco-sostenibili.

I commenti

“Fare sostenibilità, principio ispiratore del nostro piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth, per noi significa essere un’azienda trasformativa per generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo e per creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder – ha affermato Giancarlo Fancel, country manager & ceo di Generali Italia e presidente del Leone Alato – Accanto al progetto di piantumazione di 1 milione di alberi, avviato lo scorso anno, oggi con Oasi Gregorina scriviamo un nuovo importante capitolo del progetto Generali Act4Green. Un piccolo, grande, contributo per la costruzione di un pianeta migliore, da lasciare in eredità alle future generazioni”.

“L’inaugurazione dell’Oasi Gregorina, Affiliata Wwf, è per noi una grande soddisfazione, perché oltre ad aver contribuito ad aumentare la biodiversità locale, in connessione con importanti aree naturali limitrofe, l’Oasi Gregorina pone anche l’attenzione sul tema dell’agricoltura e sulla transizione verso la coltivazione biologica – ha aggiunto Luciano di Tizio, presidente del Wwf Italia – La protezione della biodiversità e le pratiche agricole devono e possono coesistere e guardare allo stesso obiettivo: per raggiungere il 30% di territorio protetto è fondamentale anche l’apporto dei privati. Aprire l’Oasi al pubblico è un’occasione per sensibilizzare migliaia di persone al rispetto della natura e far scoprire loro quanto essa sia cruciale per il nostro benessere”.

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