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Generali, agenti Anagina pronti a diventare azionisti

Anagina, l’associazione che riunisce 350 agenti delle Generali con i loro 6.000 consulenti e 3.000 dipendenti, ha dato l’ok all’unanimità all’intesa sul mandato unico nel corso dell’assemblea tenutasi a Milano e presieduta da Davide Nicolao.

Nicolao ha preannunciato ai soci anche l’avvio di nuove iniziative volte a “portare avanti il dialogo con Generali Italia allo scopo di rendere possibile l’acquisizione di azioni Generali da parte degli agenti interessati, rafforzando così la partnership con la compagnia”.

Nicolao ha poi chiarito che l’associazione intende rappresentare gli agenti di Generali Italia di varie categorie: agenti imprenditori, agenti professionisti e agenti che operano prevalentemente attraverso i produttori diretti delle Generali.

Il via libera al mandato unico spiega Anagina, “regolamenta in via omogenea i rapporti tra la compagnia di Trieste ed i suoi agenti senza distinzione tra le reti esistenti prima della fusione con le Generali (INA Assitalia, Toro, Lloyd Italico)”.

L’intesa riconosce il modello di agente-imprenditore che opera attraverso una sottorete formata dai collaboratori selezionati e formati dallo stesso agente e consente ai lavoratori di optare liberamente per uno dei tre modelli organizzativi previsti.

 “Abbiamo raggiunto i nostri tre obiettivi – ha detto Nicolao – e cioè la piena centralità del modello imprenditoriale dell’agente Anagina, la possibilità per la nostra associazione di coordinare anche colleghi con produttori diretti della compagnia e, infine, la tutela della rappresentanza della Confagi”, la confederazione che rappresenta, nei rapporti con Generali Italia, Anagina, Gagg Lloyd Italico e Unat.

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