General Motors cambia i suoi piani in Russia e ritira la Opel, mentre Yahoo! fa gli scatoloni e lascia l’ufficio di Pechino.
Per quanto riguarda il gruppo automobilistico americano, la decisione di ritirare il marchio Opel e di togliere la maggior parte dei modelli di Chevrolet è legata ai cambiamenti degli ultimi mesi, che mostrano un mercato russo falcidiato dalle sanzioni, dall’acuirsi di tensioni politiche ed economiche e soprattutto dal crollo del rublo. Il risultato di questo mix è il calo delle vendite, che a febbraio ha raggiunto il 38%.
GM, inoltre, entro la metà del 2015 sospenderà la produzione di automobili nello stabilimento di San Pietroburgo. Il gruppo ha specificato però che resterà sul mercato puntando sul settore premium con la vendita dei modelli di auto dei marchi Cadillach, Chevy Camaro, Corvette e Tahoe, esportandoli dagli Stati Uniti.
Se GM ha quasi di fatto salutato il mercato russo, il gruppo web americano Yahoo! abbassa la saracinesca del suo ufficio di Pechino e manda a casa fra i 200 e i 300 dipendenti. La decisione segue l’annuncio di Yahoo! di uno spin-off della sua quota di Alibaba, il gigante cinese dell’e-commerce che lo scorso anno è arrivato alla Borsa di Wall Street.
Nel 2013 Yahoo aveva chiuso il suo servizio email in Cina, dopo essere rimasto coinvolto in uno scandalo per aver presumibilmente fornito alle autorità cinesi informazioni su un giornalista poi condannato a 10 anni di carcere.