Nel quarto trimestre General Electric ha registrato un netto aumento dei profitti pari al 4,8% sulla scia dell’aumento del fatturato generato dalle attività industriali della conglomerata americana (i profitti della divisione sono cresciuti del 12% a 5,5 miliardi).
A determinare la crescita sono state anche le scelte imprenditoriali: la politica di controllo dei costi e l’aumento della produttività hanno infatti consentito di fare meno affidamento sulla divisione finanziaria.
La conglomerata ha riportato profitti netti per 4,2 miliardi di dollari, 41 centesimi per azione, il 5% in più rispetto ai 4 miliardi, 38 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. L’utile operativo è invece stato pari a 5,4 miliardi di dollari, 53 centesimi per azione, in rialzo del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il fatturato è cresciuto del 3% a 40,38 miliardi di dollari, mentre gli analisti attendevano profitti per 53 centesimi per azione, su un giro d’affari di 40,22 miliardi di dollari.
“Abbiamo chiuso l’anno con un solido quarto trimestre e con la crescita dei margini in aumento, pur se in un contesto contrastante”, ha detto l’amministratore delegato Jeffrey Immelt, spiegando di vedere “buone condizioni di crescita dei mercati, solidità negli Stati Uniti e un contesto non omogeneo in Europa”.
Per l’intero 2013 Ge ha messo a segno profitti netti per 14,1 miliardi di dollari, 1,36 dollari per azione e in rialzo dai 13,6 miliardi dell’anno scorso. Gli utili operativi sono stati pari a 16,9 miliardi di dollari, in rialzo del 5% rispetto all’anno scorso, con un fatturato di 146,04 miliardi di dollari, in leggero ribasso rispetto ai 146,68 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Le vendite industriali no invece rimaste invariate a 101 miliardi di dollari.
Per Ge Capital, la divisione finanziaria, continua la strategia per farla diventare una società più piccola e focalizzata sui servizi finanziari. I profitti della divisione sono cresciuti del 38%, mentre il giro d’affari è sceso del 4,5% a 11,08 miliardi.
Il fatturato della divisone industriale, che include il settore aereo e le infrastrutture nel comparto energetico, è cresciuto del 6,1% a 29,95 miliardi di dollari.