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Gelato Festival World Masters, a Bologna le semifinali

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C’è persino la Caponata fra gli 89 gusti di gelato che si sfidano oggi e domani alla Carpigiani di Bologna, azienda leader nel mondo per le macchine del gustoso prodotto.

Si tratta della prima semifinale italiana di un evento ciclopico che si chiama Gelato Festival World Masters, che dura quattro anni e sembra più complicato e selettivo di un’Olimpiade. L’obiettivo è realizzare una gara che veda fino a 5000 gelatieri del globo, con il loro gusto migliore. L’Italia arriverà all’ultimo appuntamento del 2021, quando si decreterà il vincitore assoluto, la medaglia d’oro del gelato, con 4 finalisti. Per arrivare a questa scrematura gli organizzatori, fra cui Carpigiani, hanno incontrato finora quasi 750 gelatai, ma alla fine saranno 1500 circa, perché le prossime semifinali si terranno nel marzo 2020.

I primi otto semifinalisti vengono individuati in questa due giorni a tutta glicemia da 19 esperti, che selezionano i migliori sulla base di 4 criteri: gusto (che ha un peso preponderante del 40%); struttura, vale a dire cremosità, temperatura, consistenza; valutazione visiva; creatività. I master chef gelatai devono spiegare i loro accostamenti, ma il palato sarà il giudice migliore.

L’originalità non manca, in un’epoca in cui gli accostamenti improbabili di sapori vanno di gran moda.

Alcuni gusti hanno nomi che celano imperscrutabili segreti, come “La Notte siciliana” della gelateria Sublime di Torino, o “Karuso” della gelateria Gianni di Bologna.

Le aspettative sono più chiare di fronte a “Torta di mele” del bar Maggiore di Verbania (Lombardia) e si ha quasi la ricetta con “Pera, Pinoli, Cannella e Caramello al sale”, Dulcis di Segrate (Mi). Da Verona arriva una narrazione con “Sbrisolona dei 12 Apostoli con Recioto bianco”, de La Parona del Gelato. Il Pinolo alla Ligure di U Magu di Pietra Ligure (SV) sembra promettente, così come la Pinolata all’amaretto di Fiordilatte di Fano.

Si pesca sui prati con la “Menta selvatica” del’Isola del Gusto di Volterra (Pi).

A Frosinone ci si è ispirati alla lunghezza dei titoli dei film di Lina Wertmuller con “Fior di latte di bufala con fichi poché e salsa al caramello allo zafferano della Val Comino” de Il Mastro Gelatiere di Castro dei Volsci.

Al caffè Fortini di Roma si azzarda tanto con il gusto “Caviale Catalano”, mentre da Bamby, ad Ariccia si osa con “Nocchione rosmarino e lampone”.

L’iperbole si raggiunge però a Napoli, con Mille Stelle di Vico Equense (NA) e il gusto “Caponata Gelata”.

Dal Punto Dolci di Reggio Calabria si spinge l’acceleratore con “Veleno al Bergamotto”.

In Sicilia non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma a Bologna i più “azzardosi” vengono da Marina di Ragusa (SofficeMania) e portano il “Bronte in Pepe”.

Sono solo alcuni dei quasi cento gusti a disposizione dei giudici. Non sappiamo se fra questi ci saranno gli otto semifinalisti, ma certo la gara è ardita.

Per arrivare sul podio, nel 2021, bisogna vedersela con una concorrenza internazionale agguerrita. L’Italia però avrà 4 rappresentanti, contro 3 di Germania, Giappone, Stati Uniti e Canada, resto d’Europa; 2 Spagna, Medio Oriente, Regno Unito, Brasile, resto dell’Asia e del Sud America; un rappresentante per Cina, Argentina, Polonia, Austria ed Europa dell’est; Australia e Nuova Zelanda, India.

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