“L’economia tedesca manca di spinta”, ha detto stamane Clemens Fuest, presidente dell’Ifo, l’istituto che misura l’indice economico della Germania. A conferma della frenata, la più pesante da quattro anni e mezzo, è arrivato in mattinata il dato sull’attività manifatturiera d’oltre Reno, in contrazione nel mese di maggio con riflessi per l’intera area della moneta comune. Nonostante i progressi nel settore servizi, dice Chris Williamson di Ihs Markit, “l’economia dell’Eurozona è rimasta in stagnazione a maggio, evidenziando come nel secondo trimestre sarà registrata una crescita solo modesta, dello 0,2% circa del prodotto interno lordo”.
Sull’onda di queste notizie le Borse europee scivolano in rosso. Alle 13 l’indice FtseMib di Milano accusa un ribasso dell’1,6% a 20.244 punti, sui minimi degli ultimi due mesi e mezzo in linea con Parigi -1,7%. Soffre ancor di più il listino tedesco -1,8%. Londra arretra dell’1,4%: la sterlina, in ribasso sull’euro da 14 giorni, oscilla vicino ai minimi di 4 mesi dopo le dimissioni di un membro del governo May e leader della Camera dei Comuni, Andrea Leadsom, sostenitrice di primo piano della Brexit. L’euro si indebolisce invece a 1,113 su dollaro, -0,1%.
Il Bund decennale tratta a -0,10%, da -0,09% di ieri. Sale di riflesso lo spread a 274 (da 273). Il rendimento del Btp decennale è invariato al 2,63%.
Petrolio Brent in calo dello 0,8% a 70,4 dollari il barile. In Libia non ci sarà per il momento alcuna tregua, lo ha detto il comandante Haftar al presidente francese Macron.
In forte ribasso i titoli petroliferi: Eni -2,3%. La Costa d’Avorio ha assegnato al gruppo due blocchi offshore. Tenaris -3,5%. Saipem arretra del 3,5%.
In Piazza Affari tiene banco il titolo Juventus +3,2% anche oggi in forte rialzo dopo le indiscrezioni sull’arrivo di Pep Guardiola come allenatore.
Soffre l’automotive. Il Nikkei Times riporta che la trattativa Stati Uniti-Giappone sui commerci è partita male: le due parti sono “molto distanti”. Tokyo chiede siano tolti i dazi gravanti oggi sulle automobili (2,5%), sui camion (25%) e sulle motociclette (2,4%). Washington neanche ci pensa, anzi, potrebbe alzare al 25% quelle sulle automobili. Una decisione sull’argomento è stata posticipata la settimana scorsa di 180 giorni.
In profondo rosso Fiat Chrysler -2,7%. La società investirà 4 miliardi di dollari (3,6 miliardi di euro) al 2024 per sostenere il lancio di nuovi veicoli a marchio Fiat (13% market share in Brasile) di cui 500 milioni di dollari per l’espansione della capacità produttiva da 250mila a 350mila unità dell’impianto di Goiana (Pernambuco), dedicato alla Jeep. Male anche Pirelli -2,7%.
Deboli le banche. Intesa Sanpaolo -1,8%. Reuters ha diffuso alcune indiscrezioni sulla trattativa sui crediti problematici in corso con Prelios: le parti stanno accordandosi su una cessione diretta di 5 miliardi di euro di inadempienze probabili a Prelios, più altri cinque da dare in gestione.
Anche Unicredit -0,8% ha avviato, secondo Bloomberg, l’iter per la cessione di cinque miliardi di euro di crediti in sofferenza, in aggiunta ai 2,4 miliardi di euro di sofferenze già messe sul mercato.
La Lega è pronta a intervenire con soldi pubblici per salvare Carige dalla crisi che l’ha portata in amministrazione straordinaria a inizio anno. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini in un’intervista a Il Secolo XIX.
Anche oggi il settore più solido è rappresentato dalle utilities. Enel ha completato il rifinanziamento di parte del portafoglio di obbligazioni non convertibili subordinate ibride, tramite un’offerta di scambio volontaria non vincolante per il riacquisto dei bond ibridi con scadenza 15 gennaio 2075 e 10 gennaio 2074. Sale Italgas +0,2%.
Al di fuori del paniere principale:
- Nexi +0,3%. HSBC, Goldman Sachs, Barclays e Mediobanca, avviano da oggi la copertura del titolo con una raccomandazione d’acquisto.
- Maire Tecnimont +3%, annuncia stamattina di aver ricevuto una serie di commesse, con valore totale di 700 milioni di dollari.
- Inwit +3%. Citi alza il target price a 9 euro, da 6,4 euro, porta il giudizio a Buy.
- Safilo -1%, ha proceduto al previsto rimborso del prestito obbligazionario Equity Linked 2014-2019 da 150 milioni.