Crollo degli utili per General Electric e titolo in caduta libera a Wall Street.
Nel secondo trimestre del 2017, gli utili del colosso americano hanno registrato un calo del 57%, scendendo dai 2,76 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso ai 1,19 miliardi di oggi. L’utile per azione si è attestato invece a 28 centesimi dai precedenti 51, un risultato che supera in ogni caso le stime degli analisti che prevedevano invece un utile di 25 centesimi per azione.
Giù anche i ricavi, scesi a 29,56 miliardi (-12%), un dato che anche in questo caso si configura oltre le attese del mercato per 29,02 miliardi di dollari.
Come sottolinea Ge attraverso una nota, i risultati del secondo trimestre sono stati condizionati in larga parte dalla vendita delle attività legate agli elettrodomestici ma il flusso di cassa è aumentato anche grazie a un taglio dei costi industriali nel periodo di 670 milioni di dollari.
La multinazionale americana che produce impianti energetici, motori per aerei, scanner a uso medico e altre attrezzature industriali conta di raggiungere entro fine anno il target di taglio ai costi per un miliardo di dollari complessivo. In base a quanto dichiarato da Jeff Immelt, numero uno di Ge “la dimensione globale della nostra azienda, insieme alla nostra capacità di innovare prodotti e servizi industriali di punta, ci aiuteranno a navigare nel contesto attuale e a sprigionare la produttività attraverso i nostri business e mercati”.
Nonostante i risultati siano superiori alle attese degli analisti, all’apertura di Wall Street, il titolo è stato colpito di una vera e propria pioggia di vendite e viaggia attualmente in ribasso del 4,72% a 25,46 dollari. Escludendo la performance odierna, da inizio anno GE ha perso in borsa il 15,5% e negli ultimi 12 mesi ha ceduto il 18,6%.