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Gaza, strage nell’ospedale con centinaia di morti civili: Israele e Hamas si accusano a vicenda e il M.O. si infiamma

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Un ospedale, che era anche un rifugio per molte famiglie, è stato bombardato ieri sera. Si contano almeno 500 morti. E nessuno è stato, o meglio, tutti puntano il dito sull’altro. E’ la la strage di civili più grave da quando è cominciata la campagna di bombardamenti di Tel Aviv a Gaza dopo l’assalto di Hamas a Israele.
Al momento circolano due versioni dell’accaduto, una contraria all’altra.

La versione di Hamas: sono stati gli israeliani

La prima versione, alle sette di sera di ieri, viene dal portavoce del ministero della Sanità controllato da Hamas, Ashraf al Qudra, che parla di “genocidio” e di “500 morti” e che una bomba israeliana ha colpito l’ospedale cristiano al Ahli nel centro di Gaza City.
Si tratta di un ospedale che in questi giorni è stato utilizzato da centinaia di persone in cerca di protezione dai bombardamenti. C’è un primo video che mostra alte fiamme da carburante che bruciano davanti all’edificio, mentre un secondo video mostra una decina di corpi estratti al buio e sdraiati sul prato fuori dall’ospedale. L’esercito israeliano nei primi minuti non commenta, dice soltanto che l’episodio è “sotto inchiesta” e poco più tardi si limita a smentire Hamas, che nel frattempo fa circolare la notizia che gli israeliani avevano avvisato di sgombrare l’ospedale: è falso, dice.

La versione di Israele: sono stati gli alleati di Hamas

Ma poco prima delle 11 di ieri sera arriva la versione di Israele: la responsabilità dell’esplosione è della Jihad islamica, il gruppo palestinese della Striscia alleato di Hamas. Il comunicato ufficiale dell’esercito israeliano dichiara: “L’analisi dei sistemi operativi delle Forze di Difesa israeliane indica che una salva di razzi è stata sparata da terroristi a Gaza ed è passata vicino all’ospedale Al Ahli di Gaza quando è stato colpito. Fonti d’intelligence multiple in nostro possesso indicano che la Jihad islamica è responsabile per il lancio fallito di un razzo che ha colpito l’ospedale a Gaza”. Gli israeliani, a supporto della loro versione, citano anche un video di Al Jazeera.

Le conseguenze: iniziano le rivolte in Cisgiordania e ad Amman

Ora la regione trattiene il respiro per capire se la guerra resterà confinata dentro alla Striscia o si allargherà e coinvolgerà tutti. Cinquecento civili uccisi in un ospedale di Gaza sono una notizia capace di rovesciare tutta la situazione, di chiamare in causa quelli che finora erano quasi stati a osservare, come l’Iran, sponsor di Hezbollah, e di vanificare ogni tentativo di fermare l’allargamento della guerra. Cominciano subito rivolte a Ramallah, in Cisgiordania, contro l’Autorità nazionale palestinese considerata troppo vicina a Israele e ad Amman in Giordania attorno all’ambasciata israeliana.

Biden è in arrivo. Ma Abu Mazen e Al Sisi cancellano il summit

Oggi è prevista la prima della visita del presidente americano Joe Biden a Gerusalemme, ma Abu Mazen e Al Sisi hanno cancellato il summit di Amman: “Se non ferma la guerra è inutile”. Il presidente americano ha fatto sapere di essere “indignato e profondamente rattristato” per quanto accaduto all’ospedale Al-Ahli di Gaza City e per la “terribile perdita di vite umane che ne è derivata”. Biden ha detto di aver parlato con il re Abdullah II di Giordania e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e ha incaricato il suo team per la sicurezza nazionale di raccogliere maggiori informazioni su quanto accaduto all’ospedale.
Intanto Hezbollah ha proclamato un “giorno della rabbia senza precedenti”, riferisce Al Arabiya, sarà contro Israele e in occasione dell’arrivo del presidente americano

Oggi riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza ONU

Su richiesta della Russia e degli Emirati Arabi Uniti, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione di emergenza in giornata dopo la strage all’ospedale di Gaza e si pronuncerà anche su una risoluzione presentata dal Brasile per cercare di trovare una posizione comune sulla guerra tra Israele e Hamas. L’incontro si terrà alle 16 ora italiana, hanno fatto sapere le Nazioni Unite. Fonti diplomatiche hanno riferito che la risoluzione presentata dal Brasile, che guida il Consiglio di Sicurezza a ottobre, sarà sottoposta ai voti dei 15 Stati membri del Consiglio poco prima delle 16 ora italiana. Il Consiglio di Sicurezza ha bocciato ieri una risoluzione proposta dalla Russia per un “cessate il fuoco umanitario” e un accesso umanitario “senza ostacoli” alla Striscia di Gaza. Ma si è arenata sul fatto che non nominava Hamas, cosa inaccettabile per Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Il progetto di risoluzione del Brasile condanna invece “gli atroci attacchi terroristici di Hamas”.

Israele ai concittadini, lasciare immediatamente la Turchia

Intanto il Consiglio di sicurezza nazionale israeliano ha invitato tutti i cittadini israeliani a “lasciare immediatamente” la Turchia dopo aver innalzato l’allerta al massimo consentito, cioè al livello 4. Lo riportano i media israeliani, spiegando che la decisione è dovuta al timore che i cittadini dello Stato ebraico possano essere bersagli in seguito all’escalation militare in Medio Oriente. Il Consiglio ha poi innalzato a livello 2 l’allerta in Marocco invitando i concittadini a tenere alta l’attenzione.

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