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Gaza, Hamas: “Rilasceremo ostaggi solo dopo stop dei raid di Israele”. Ma il Qatar media

FIRSTonline

Hamas ha fatto sapere che sui prigionieri militari negozierà solo dopo la fine dei raid di Israele su Gaza. Sugli ostaggi civili invece sembra esserci qualche spiraglio in più (non a caso venerdì Hamas ha deciso di liberare le due americane). La mediazione del Qatar sarà ancora una volta fondamentale, anche se non c’è modo di influenzare direttamente l’ala militare di Hamas, guidata da Mohammed Deif. La mediazione qatarina, infatti, passa per la dirigenza politica del movimento, cioè per Khaled Meshal, più facilmente raggiungibile (se non altro per il fatto che vive all’estero) e Yahya Sinwar, leader politico a Gaza, ma con gli uffici proprio nel territorio del Qatar.

Israele, al momento, cerca di sottrarsi al ricatto dei sequestratori ed è totalmente concentrato sull’azione di guerra. Nel frattempo, il summit per la pace al Cairo, promosso dall’Egitto e al quale ha partecipato anche la premier Meloni, si è concluso senza una dichiarazione finale condivisa da tutti i partecipanti, ma solo con un comunicato degli organizzatori. Motivo? Le divergenze fra le diplomazie del gruppo dei Paesi arabi con quello occidentale. Sembra infatti che i rappresentanti occidentali volevano che la dichiarazione includesse solo una condanna di Hamas, mentre si rifiutavano di condannare Israele per l’uccisione di migliaia di civili a Gaza o di chiedere un cessate il fuoco urgente e l’ingresso di aiuti nella striscia di Gaza. La premier Meloni ha poi incontrato il primo ministro israeliano Netanyahu a cui riconfermato solidarietà: “Israele ha diritto di difendersi, ma niente vendette”.

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