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Gaza, appello per il cessate il fuoco di Uk, Germania, Francia e Italia: “Tregua subito, c’è troppo in gioco”

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In un contesto di crescente violenza e sofferenza umanitaria, Regno Unito, Francia, Germania e Italia hanno avanzato con forza una richiesta di tregua tra Israele e Hamas. Tutti e quattro i Paesi europei hanno sollecitato entrambe le parti – con una dichiarazione congiunta di tutti i Ministri degli Esteri – a fermare le ostilità, sottolineando l’urgenza di una pausa umanitaria che possa permettere l’accesso ai soccorsi e un allentamento delle tensioni in Medio Oriente.

La richiesta di tregua arriva in un momento critico, in cui il conflitto tra Israele e Hamas, iniziato nell’ottobre del 2023, ha causato un numero crescente di vittime civili e una devastazione diffusa nella Striscia di Gaza e nei territori limitrofi. Le immagini di case distrutte, ospedali sovraffollati e famiglie in fuga hanno suscitato una crescente preoccupazione a livello internazionale, spingendo diversi governi e organizzazioni a chiedere un cessate il fuoco immediato.

Il messaggio dei Ministri

“Sosteniamo fortemente gli sforzi di mediazione in corso da parte di Stati Uniti, Egitto e Qatar per concludere l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi e siamo incoraggiati dall’approccio costruttivo adottato finora. Accogliamo con favore il fatto che il lavoro tecnico continuerà nei prossimi giorni, anche sulle disposizioni umanitarie e sugli accordi specifici relativi agli ostaggi e ai detenuti, e che gli alti funzionari si riuniranno nuovamente prima della fine della prossima settimana con l’obiettivo di concludere l’accordo. Esortiamo tutte le parti a continuare a impegnarsi in modo positivo e flessibile in questo processo. Sottolineiamo l’importanza di evitare qualsiasi escalation nella regione che possa minare le prospettive di pace. La posta in gioco è troppo alta”.

L’appello dei parenti degli ostaggi

I parenti degli ostaggi detenuti da Hamas e i sostenitori della pace si sono riuniti per la loro protesta del sabato, per chiedere un accordo per il rilascio dei loro cari. Portando le foto degli ostaggi, in quella che ora è chiamata Piazza degli ostaggi a Tel Aviv, hanno chiesto che il governo israeliano raggiunga finalmente un accordo e riporti indietro circa 110 prigionieri. Il padre di Liri Albag, parlando alla folla da un palco, ha detto che è giunto il momento di concludere un accordo. “Sento gli alti funzionari della sicurezza che ci dicono che Hamas è smantellato – ha detto Eli Albag – è tempo di un accordo, anche Hamas lo vuole, anche l’Iran e Hezbollah, nel loro silenzio, lo vogliono”.

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